Titolo film: |
Marie-Jo e i suoi due amori |
Opinioni presenti: |
3 |
Media Voto: |
5 - |
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Attenzione: nei testi delle seguenti opinioni, potresti trovare parti rivelatorie del film.
Il parere di Luciano, 29 anni, Monza (MI)
originale punto di vista |
Voto 7 di 10 |
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Si fa un po' fatica a mettere a fuoco la vicenda. Del resto l'argomento, per quanto classico, è indagato e osservato da un punto di vista indubbiamente originale. Innanzitutto la scelta di corpi (attori) non più giovani e segnati dagli anni, nobilita il film, concretizzandone la realtà e strappando il tema amoroso dal solito e noioso zoo giovanile alla MTV. La protagonista, una donna del tutto normale, che vive una vita comune, s'innamora di due uomini, di cui uno è il marito. Per un anno vive queste due avventure amorose in piena libertà e felicità (seppure di nascosto). Le due storie si rafforzano a vicenda e grazie ad esse lei riacquista splendore e gioia di vivere. Una nuova gioventù che sembra offrirsi a tutti i partecipanti del gioco.
Qualcosa però non funziona e l'apparente equilibrio viene meno. La gioia si trasforma in preoccupazione, in tensione, in sensi di colpa difficili da gestire. I due uomini iniziano a rivendicare la "proprietà" della propria donna e lei corre senza rendersene conto verso la vertigine del vuoto e dell'autodistruzione.
Due amori sono due attrazioni verso due mondi molto diversi tra loro. E' possibile coesistere in queste due tensioni? possono i due mondi entrare in contatto senza annullarsi? senza sminuirsi? senza prevaricare uno sull'altro? la donna, ad un certo punto, sembra avere un'intuizione e organizza in gran segreto l'incontro tra il marito, la figlia e l'amante. Sarà la fine di tutto, l'equilibrio dettato dall'entusiasmo di sentirsi rinascere, si spezzerà perché i pensieri negativi, la tristezza e il senso di vuoto diventeranno pressanti e si cementificheranno sempre più nelle teste dei tre, prima ancora che nei cuori.
La difficoltà di capire e comunicare il proprio mondo interiore è la vera protagonista del film. Di fronte al dolore, di fronte alle contraddizioni quotidiane, la mente si blocca perché non sa spiegarsi. E ancora una volta la donna sembra avere l'intuizione che tra due scelte impossibili esiste la possibilità di non scegliere ma di vivere: "non desideratelo, siatelo!".
Peccato il finale un po' troppo scontato e "forzato".
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Questa opinione è stata scritta da:
Luciano
29 anni
Monza (MI). |
(20 Novembre 2002) |
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