Reduce da numerosi festival (tra l'altro ha vinto il primo premio al "Los Angeles Italian Films Awards") l'opera di Marco Simon Puccioni ha ricevuto accoglienze contrastanti da parte dei critici: chi lo ha giudicato il film italiano più interessante degli ultimi anni, chi lo ha visto come una vuota esercitazione stilistica. A sentire i commenti degli spettatori che uscivano dalla proiezione a cui ho assistito, temo che la maggioranza del pubblico (me compreso) si schiererà con i critici detrattori. Tecnicamente è un ottimo lavoro: belle immagini, buon montaggio, colonna sonora incisiva (a volte eccessiva però)... ma la storia (contorta e non molto probabile) non coinvolge, non appassiona. Il dramma dei protagonisti ti lascia freddo, nulla porta a partecipare alle loro vicissitudini. Il tutto risulta a lungo andare abbastanza noioso e ripetitivo, il che è accentuato dalla presenza di interpreti non all'altezza dei rispettivi ruoli.