Che bello sarebbe se si potesse realmente giocare con la terra come con un pallone... e immaginate un comizio con i microfoni che si ribellano a tutte le chiacchiere dei dittatori, statisti, politici e quant'altro....
La leggerezza del sorriso che sfida la crudeltà del potere. Il cineasta/marionetta/genio Charlie Chaplin e il suo piccolo barbiere ebreo contro il grande dittatore Hitler. Un film che non è solo un film ma un grande atto di coraggio, una rivincita degli oppressi contro il potere. Chaplin rischiò tutto per realizzare questo film che, in futuro, gli sarebbe costato l'esilio dagli USA. Il film si apre con la ridicolizzazione della "grande berta": gigantesco cannone che non riesce a far altro che "defecare" un proiettile. Questo film decreta anche la definitiva "morte" della maschera "Charlot": nella scena finale, infatti, essa è sacrificata per dare la parola a Charlie Chaplin. Non è più un suo personaggio a parlare ma lo stesso Chaplin che, nel discorso finale egli lancia il suo appello all'umanità. La versione restaurata in dvd (Charlie Chaplin collection) permette di godere il film con delle immagine ripulite dal trascorrere deglia anni e con "chicche" per cinefili decisamente interessanti. Tra gli extra presenti nel dvd le scene censurate (riguardanti la moglie di Mussolini, Donna Rachele) e le riprese A COLORI del fratello Sidney Chaplin sul set del film. Il film di un cineasta sensibile e coraggioso. Filippo Nicosia www.chaplin.tk
...che chiunque si definisca appassionato di cinema non può non vedere questo film, sarebbe un peccato mortale!!! Capolavoro non solo di bellezza ma anche di coraggio!
Grazie Charlie. Grazie Charlie Chaplin. Un capolavoro assoluto. Adoro l'intera filmografia di Chaplin e non posso esimermi dar rendergli omaggio. Un genio del cinema. Il cinema stesso.A tratti è addirittura esilerante, comico, irresistibilmente comico. E poi commovente, coraggioso, modernissimo. Assolutamente DA VEDERE!
Abbiamo proiettato questo film in occasione del giorno della memoria, in un'associazione giovanile di una città del sud Italia. Dal momento che si tratta di ragazzi, dopo la mostra fotografica che constava di immagini forti e strazianti, avevamo bisogno di alleggerire il peso, senza smettere di fermarci a riflettere. E forse scegliere un film comico, anzi, questo film comico, è stato più importante, di quanto non avrebbero fatto uno schlinder's list o un pianista, seppur dall'alto della loro poesia cinematografica. Sebbene con il riso, Chaplin porta a riflettere con il suo monologo finale su tematiche quanto mai attuali. Ma non è solo questo che ne fa un gran film. Chaplin e la sua mimica giocano sull'assurdo, sul paradosso che la comicità comporta su un pezzo della storia che tanto ha segnato l'umanità. Ma non giochiamo a fare retorica. Chaplin è sublime nel suo personaggio, è sensazione, è tatto, è quanto manca nei film di oggi. Comprime tutto nelle espressioni del viso, scatola che rovescia addosso allo spettatore, divertito oggi come allora. E oggi come allora ti viene da pensare che il cinema ha perso una pietra importante della sua corona.