Visto e rivisto diverse volte questo film...ed ogni volta mi trasmette una malinconia....sulla vita sul viaggiare nel tempo..che si futuro o passato....sarebbe una cosa fantastica...chissà se un domani.......
Premessa: io l'originale del '60 non l'ho visto. Ed adoro la fantascienza. Detto questo devo dire che il film in questione mi è piaciuto TANTISSIMO. Lo ritengo un capolavoro, un piccolo gioiellino che va assolutamente visto capito goduto e rivisto! Tutto è perfetto!
Merita come minimo 8e1/2! Voto 10 per alzare una media indecorosa!
é da parecchio tempo che non vedevo un film con una trama così articolata, interessante e imprevedibile. Un ottimo film sotto ogni punto di vista. Consiglio di vederlo!
10 forse è troppo, magari 9 è più appropriato, ma una media così bassa non se la merita decisamente, quindi metto 10!
Non si può valutare un film del genere argomentando su leggerezze narrative o breve durata dello stesso, come ho potuto leggere in altre recensioni! E' il viaggio stesso nel tempo che ha dei paradossi irrisolvibili e non può essere certo un film a fugarli. Posso solo commentare che è un ottimo mezzo per sognare, da parte di menti romantiche, e di riflettere tramite una pellicola diversa dai soliti action movie, muovendosi in uno degli innumerevoli futuri possibili. E' un film di azione, sicuramente molto fantasioso ma al quale non si possono chiedere soluzioni a domande ancestrali ma solo di regalarci un ora e mezza di sogni.
Nove volte su dieci i paragoni dei remake con gli originali sono alquanto impietosi, riuscendo spesso i primi a svilire con una pretesa patina di modernità l'originalità dei secondi. Questo film non fa eccezione, non riuscendo ad aggiungere nulla di nuovo alla pellicola degli anni '50, cui tra l'altro si rifà ampiamente (e apertamente) in più di un passaggio. Fatta salva quindi una certa antipatia per queste operazioni (ben diverse dalle riletture di romanzi già portati sullo schermo), sintomatiche di una cronica mancanza di idee, bisogna ammettere che questo film non se la cava nemmeno tanto male almeno nel campo della regia (quanto avrà contato la mano di Verbinski sull'esordiente Wells?) e della sceneggiatura, dando vita ad un primo tempo dai ritmi dilatati, piacevolmente "old style", con l'aggiunta di una tragedia sentimentale che rende le motivazioni del protagonista più "umane" del puro interesse scientifico (anche qui, come cambiano i tempi!). Anche le prime incursioni nel futuro non mancano di una buona mano, ma il film inizia a scadere nella banalità quando si arriva al cuore della vicenda: se la rappresentazione degli Eloi risulta più efficace di quella originale (sebbene i biondi e riccioluti degli anni '50 rendessero meglio l'idea della loro inettitudine), l'iniezione delle inevitabili scene d'azione finisce per svilire il lavoro compiuto fino a quel momento, senza dar vita al minimo coinvolgimento da parte degli spettatori e sprecando un ottimo Jeremy Irons in un personaggio che avrebbe meritato un approfondimento molto più ampio. Un film a due velocità che delude nella seconda parte, se non altro per aver scelto la facile strada dell'action-movie, pur riscattandosi parzialmente nell'ispirato finale, che trova i suoi punti di forza nell'uso parsimonioso degli effetti digitali e nei caratteristi, ben più all'altezza del protagonista, con una nota di merito per il già citato Irons e per Phyllida Law, l'ottima attrice madre di un'altrettanto grande interprete, Emma Thompson, mentre superflua è la presenza dello stranamente misurato Orlando Jones, il cui personaggio è lì solo per spiegare ciò per cui 50 anni fa si chiedeva agli spettatori di intuire: come cambiano i tempi.