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Mondo cane

Opinioni presenti: 12
Media Voto: Media Voto: 6.5 (6.5/10)

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Jacopetti-Prosperi : il Mondo ce li invidia

(9/10) Voto 9di 10

Tutte le critiche piovute sopra al duo Gualtiero Jacopetti & Franco Prosperi sono superficiali e mai frutto di un lavoro di analisi approfondita alle spalle. Si evita quasi con timore di prendere atto di come la genialità italiana riesce a soddisfare la sete di morbosità diffusa agli arbori degli anni '60. In quel mondo che stava per esplodere è proprio la classe media-conservatrice che trova nel filone Mondo la consolidazione del proprio status sociale quando esso veniva così duramente messo in discussione. La fredda voce fuoricampo e la musica fuoriluogo sono metafore della società del tempo, impreniata di qualunquismo tradizionalista e ipocrisia dilagante. Questo film è lo specchio di un'epoca e nelle sue scene strazianti funge da preludio al ciclone che investì la società in ogni suo campo.



Filippo, 41 anni, Bologna (BO).




Stupendamente vero e crudele

(8/10) Voto 8di 10

ciao mi chiamo carolina neri ho 41 anni mamma di 2 figli, sono di roma, io non ho solo visto questo documentario, ma nel lontano 1983 se non ricordo male io stessa ho battuto a macchina tutto ciò che poi è diventato il dialogo del documentario stesso, se vi fate due calcoli io alla mia piccola e veneranda età di venti anni ho visto scorrere sotto le mie dita e davanti ai miei occhi ciò che poi in secondo tempo ho visto nel documentario stesso e vi devo dire che non solo venivano evidenziate delle cose che facevano raccapricciare la pelle ma anche delle usanze e leggi nei paesi e tribu che ora non farebbero notizia ma a quei tempi hanno lasciato il loro segno. io tutt'ora ho i dialoghi scritti che a suo tempo mi hanno scioccato e ho sempre parlato ai miei figli di questo documentario che a me aveva lasciato un segno "nudo e crudele". non ho visto ora questo film che voi pubblicizzate perchè io sapevo che erano 2 i documentari ed esisteva a cne un "Mondo cane2" Ciao a tutti e spero che a voi questo documentario non sia rimasto nel vostro cuore in maniera così traumattizzante come a me da venti anni circa. Grazie.



Carolina, 41 anni, Roma (RM).




Cinico e crudele

(8/10) Voto 8di 10

Sicuramente un documentario che fa discutere: è solo un'accozzaglia di scene di cattivo gusto o un documento che fa riflettere sulla natura dell'uomo? A ciascuno l'ardua sentenza; io penso che le due cose non possono essere scollegate: se non fosse di cattivo gusto non farebbe riflettere. Comunque, caro Amleto, non si giudica un'opera per le idee politiche o la natura dell'autore: se così fosse, il 40 % della gente non guarderebbe i film di Nanni Moretti (è di sinistra: per questo motivo chi vota destra non deve guardare i suoi film?), e un buon 50 % eviterebbe quelli di Pasolini (omosessuale, oltre che di sinistra; a proposito, sarei curiosissimo di sapere come giudichi Salò, sempre che tu l'abbia visto). Mi piace poi la tua logica deduttiva sulla sensibilità: l'autore è fascista, quindi non ha sensibilità; non ha sensibilità, quindi non trasmette sensibilità, ma ipocrisia. Una domanda: ma il film tu l'hai anche visto o ti sei fermato quando hai letto sulla scheda chi l'ha realizzato? Se non fosse stato considerato fascista, ma di un partito in cui credi, scommetto che ai tuoi occhi Jacopetti sarebbe diventato un genio. Scusa la provocazione: voglio solo dire che devi giudicare se a te è piaciuto il FILM, non l'AUTORE. Il film è privo di sensibilità solo se a TE non ha trasmesso niente, non se il regista è un fascista. Ti invito a usare un pò di più il cuore e meno il cervello. Infine, caro Amleto, ti sfido a dimostrare che l'80 % del documentario è falso; ammetto che può essere parzialmente strumentalizzato, ma dire che per l'80 % è falso, mi sembra una sparata bella grossa. Io credo che questo film abbia un senso: che la natura umana, quella vera dentro di noi, è spaventosa (e quello che è successo durante il fascismo lo dimostra); è spaventosa non solo per quello che l'uomo può fare e diventare in condizioni estreme (tipo una guerra, o l'estrema povertà), ma per quello che fa e accetta (e in modo vergognosamente ipocrita fa finta di non sapere) che gli altri facciano tutti i giorni della nostra vita. I veri ipocriti, i senza morale, siamo moi: noi che sappiamo che tutti i giorni avvengono cose orribili, ma facciamo finta di non saperlo. Noi, gli ipocriti, che alla fine del film diciamo: "E no! Bisogna subito fare qualcosa!" e andiamo a farci una pizza. Noi, gli ipocriti, che pur sapendo quello che avviene, diciamo: "Hai visto quello sporco fascista senza morale che razza di film orribile ha fatto! E' proprio un'ipocrita". Guarda il tuo cuore e dopo rifletti, Amleto, rifletti.



Apo, 34 anni, Conegliano (TV).




Si può fare un documentario tutto falso?

(1/10) Voto 1di 10

Si può parlare di tutto e criticare il regista del documentario. Io mi chiedo come un fascista convinto come lui possa avere sensibilità quando è storicamente dimostrato che i fascisti non sanno nemmeno cosa sia la sensibilità. Se fosserò sensibili penso che non sarebbero fascisti e quindi un fascista sensibile è un'antitesi. Difatti in questo documentario dove si richiedeva sensibilità c'è solo ipocrisia e il classico cinismo di una persona che deve chiedersi perchè fa un mestiere di cui non ha la sensibilità per fare. La storia poi mostra come l'80% del documentario è un classico falso, tutto costruito senza nessuna moralità e giusto per fare qualcosa.



Amleto, 30 anni, Milano.




Paradossale

(8/10) Voto 8di 10

Nn è che si potesse fare + di tanto all'epoca in cui l'hanno prodotto , ma la narrazione con le immagini inedite fanno si che sia un buon prodotto. Volevo rispondere a Mark, 18 anni, Tavernelle (VI)........Ma guardati Uomini e Donne cosi nn consumi proteine......



Fabrizio, 29 anni, Bitonto (BA).





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