Lo ammetto,sono un fan di allen,ho visto tutti i suoi film.da qualche anno però lo guardo con + senso critico."celebrity" per esempio,non è un capolavoro.sa di "già visto".il dito puntato contro l'isterico mondo dello spettacolo e del jet set è un dito mignolo,poco incisivo.altman fece di meglio in "pret a porter".woody in questo film fa solo il regista,perciò ecco pronto il suo alter-ego,kenneth branagh.parla e balbetta come lui,gesticola come lui.ad allen tutto sommato preme rappresentare l'eterno conflitto del rapporto di coppia,le nevrosi e le contraddizioni.citiamo allora il personaggio di judy davis,quello meglio tratteggiato.l'episodio del litigio al cinema è quello + spassoso del film.un film comunque godibile insomma,ma che non compare nella mia personale top 10 dei film + belli di woody allen.
Anch'io sono un fan del grande Woody, ma credo che questo film si inserisca tra quelli più trascurabili della sua sterminata filmografia. Cioè, il film non è male, ottimi attori, caustico e intelligente, ma...non vi siete accordi che è un clamoroso scopiazzamento della Dolce vita di Fellini? Va bene la citazione, ma qui abbiamo il personaggio di Branagh identico a quello di Mastroianni e la Theron che rifà la Ekberg! E anche il contesto è lo stesso, così come i personaggi di contorno, compresa la moglie del protagonista! Credo che Allen sia tornato ad alti livelli solo da Match Point in poi.
Nonostante faccia quasi sempre lo stesso film, woody allen rimane uno dei più grandi registi di sempre. in questo caso sono molti i riferimenti a due dei suoi migliori film, "manhattan" e "stardust memories", anche se qui non riesce a raggiungere la grandezza di questi due capolavori. mancano a questo film sia grandi momenti comici(a parte alcune riuscitissime battute) sia la profondità emotiva delle due opere prima citate. comunque resta uno dei migliori film di woody degli ultimi tempi, ed il suo pregio maggiore è la bellissima fotografia in bianco e nero. woody riesce bene a mettere in ridicolo le meschinità e la piccolezza delle cosiddette 'celebrità' e di chi vuole diventarlo. il film si apre e si chiude con la scritta help che si staglia nel cielo: un grido d'aiuto non solo per la superficialità del mondo dello spettacolo, ma per la precarietà e l'assurdità della vita stessa.
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(6/10)
