Mi permetto di osservare che la parola "innovativa" è la meno adatta a definire l'idea del film. I viaggi temporali nascono proprio con la commedia fantastica già negli anni venti, e proprio con la struttura identica al film di James Mangold. La fantascienza (al cinema) se ne è appropriata solo negli anni sessanta, rielaborandoli in diverse versioni che hanno finito per creare generi ibridi (riferimento: Back to the future). nell 'ultimo decennio l'esplosione per l'argomento è, come tutti si sono accorti, enorme e le formule sono infinite...paolo marocco (autore della voce "Viaggi Temporali" dell'Enciclopedia Treccani Cinema)
la trama è carina, anke se già dai prim,i cinque minuti di film si capisce come andrà a finire, ma in fondo lo salvo, gli do un 6, sinceramente mi aspettavo qualcosa di piu..il ritmo è lento, dopo un po' t viene l'abbiocco, cmq grande meg rian, veramente una bella donna! cmq nn ne vale tanto la pena..
Una storia più assurda non potevano inventarsela, bravi, ma come può esistere l'amore tra una persona del passato e una del futuro?
un film così può piacere solo a le ragazzine in cerca dell'amore perfetto con il principe azzurro, un consiglio? svegliatevi
Definire "Kate & Leopold" una commedia sentimentale è oltremodo riduttivo; certamente la canonica storia d'amore che ci aspettiamo da una Meg Ryan è centrale nell'economia del film, ma l'ampiezza di prospettiva della storia è tale da muovere a meraviglia chi sia ancora sensibile alle belle storie. La presenza scenica di un Hugh Jackman unita ad indubbie qualità artistiche, un ben bilanciato rapporto di momenti comici e di intensità drammatica, un gusto antimoderno per certe qualità umane divenute marginali nella caotica e tumultuosa realtà dei nostri giorni, rendono questo film meritevole di essere visto e rivisto. Io stesso sono andato al cinema due volte per vederlo: due settimane fa l'ho visto al Cinema Odeon di Milano, oggi l'ho rivisto al Cinema Nuovo Corallo di Barcellona Pozzo di Gotto.