La svolta di Argento verso l'hooro in senso più stretto, e sicuramente il suo capolavoro insieme al bellissimo Profondo Rosso. Accusato di essere artificioso ed esile, in realtà questo è un classico inevitabile per chiunque voglia vedere del vero horror. Un horror alla Dario Argento, ovvio.
Qui non ci sono vampiri nè lupi mannari, non esistono fantasmi, ma ASrgento prende una decisione coraggiosa, introdurre la figura della strega. Essa non la trovate più come una vecchietta mangiabambini, almeno non necessariamente, nè come una vecchia pulciosa che mescola strana roba nel suo calderone. In gran parte spogliato il mito della strega delle sue implicazioni pagane e da Inquisizione, Argento ci restituisce una figura terrificante nel vero senso della parola: la strega è colei che governa il Male, con il quale ci conduce ognuno alla morte.
Ed ecco allora il Male che si scatena con una forza dirompente, si manifesta in un temporale nella selva nera come nell'omicidio di una ragazza pugnalata, nel groviglio infernale di filo metallico che intrappola e ferisce la vittima come nell'ancora più infernale groviglio di luci e ombre, nei respiri spettrali e terrificanti dietro il proprio cammino. Nessuno si salverà, il Male ha un suo fine, e deve perseguirlo, il Male deve manifestarsi, spaventare e ammaliare chiunque, nessuno può sfuggire.
Ed ecco allora stanze immerse in terrbili luci rosse e blu, vermi che infestano le stanze come messaggeri della carneficina, corridoi bui ma colmi di ogni colore che nascondono segreti terribile. Fino ad un epilogo terribile, catartico, agghiacciante.
Il Male si manifesta con una potenza visiva incredibile, travolgente e soffocante, non lascia la minima speranza, annichilisce, distrugge e getta tutto nel buio, nel nulla.
Se vogliamo parlare dell'aspetto tecnico, non potrei che tessere le lodi di questo grande film: gli ambienti così irreali e allucinati, le luci che si alternano disturbanti, anche e soprattutto quando si infrangono sul volto sconcertato di una dolcissima Jessica Harper o sulla pelle pallida del cieco che subirà una morte catartica e terribile... E poi la piazza di Friburgo, quasi urlante di ira per l'avvento del Male, ansioso rabbiosamente di uscire allo scoperto, finchè il cane non si rivolterà contro il suo padrone, finchè la parola non tradirà la vittima quanto i suoi passi.
Signori, dite quanto volete, chiamate questo film artificioso, futile, intellettualista, sappiate solo che sono tutte insulsaggini. Come al solito la verità sta nel mezzo: non vuol dire "ad una bella sostanza poniamo una bella forma", vuol dire che tutti gli intellettualoidi imbecilli che bistratteranno il film dovrebbero imparare ad apprezzare le cose belle, senza inutili accademismi. Come la Susy di Suspiria, magari, con semplicità si potrebbe dire.
Io dico soltanto che questo resterà sempre un capolavoro assoluto e terrificante dell'orrore.
Semplicemente potente, terrifico e spaventoso, come l'horror dovrebbe essere...
Un film interessante da guardar la prima volta, anche se, molto apprezzato, ed essendo giudicato il capolavoro di Dario Argento; è un film senza una vera e propria storia da raccontare, dato che la ripresa si basa tutta su effetti studiati per impaurire lo spettatore. Ma ad un film così... Potrebbe "passarci sopra" senza alcun problema, il noto film "profondo rosso", secondo me nettamente superiore.
Ho comprato il meraviglioso film suspiria in dvd dalla rivista hot dog 9.
lo ricordavo terrificante e tale si è rivelato per l'ennesima volta. è un capolavoro.
unico problemino:
nel dvd tra gli extra si dice ceh dovrebbe esserci un'intervista a dario argento con tanto di filmografia,
ma nel mio dvd non c'è.
per favore potrei sapere se sono stato sfortunato io o se ci hanno preso in giro tutti?
grazie mille e viva suspiria
Senza dubbio il capolavoro di Dario Argento non cè Profondo rosso che tenga; non a caso è stato iserito (unico film italiano) nella lista dei migliori 100 horror del cinema. Trovo sciocco accusare d'illogicità il film,non è la coerenza narrativa a fare di un film un capolavoro,anche un maestro come Hitchcock se ne fregava altamente della veridicità dei suoi film. Suspiria è un film dal fortissimo impatto visivo e acustico,i colori netti e innaturali sono il corrispettivo cromatico dell'angosciante musica dei goblin.Non c'è un attimo di respiro,un'atmosfera angosciante che prende lo spettatore dall'inizio alla fine del film. Due scene magistrali: il cane lupo che sbrana il suo padrone in una piazza neoclassica e l'amica della protagonista che finisce intrappolata nel filo di ferro.