Non mi piace dare voti bassi e amo il cinema d'autore. Ma questa pellicola è di una noia unica. Il film è assolutamente lento e finisce per essere una commistione di generi diversi tra il giallo, il new age, lo spirituale, il nuovo contrordine mondiale...e alla fine non è niente. Inutili le ottime prrstazioni attoriali di tutto il cast, la straordinaria lentezza del film divora anche quella. Dialoghi spesso inutili e privi di ritmo. Volevo lasciare la sala ma ho resistito fino ai titoli di coda. È stata durissima.
Sono molto sorpreso, perché ultimamente i film italiani sono molto belli e le Confessioni mi ha piacevolmente stupito. Trovo superba la recitazione di Mr. Savino e di tutto il cast. Questo film offre molte occasioni per riflettere e non si discosta molto dalla vita attuale. C'è crisi ma i potenti vogliono sempre primeggiare, mentre i poveri ne fanno la spese e l'importante è ... salvare le apparenze.
Sono andato a vedere questa nuova fatica di Ando' con aspettative altissime visto che avevo adorato il suo film del 2004 "sotto falso nome" in cui Daniel Auteuil era il protagonista insieme ad una affascinantissima Anna Mouglalis.
Aspettative tradite dalla qualita' veramente scandente del prodotto cinematografico. La storia è debole, i personaggi poco credibili e alcuni senza nessun senso nel contesto del g8 come i 2 attivisti (la scrittrice e il cantante). I dialoghi (lunghissimi) sono irritanti, lenti e banali.Pistolotti retorici e demagogici sullo strapotere dei potenti dell'economia che sono senza cuore. Mi sono addormentato nonostante sia un amante del cinema d'autore. Un voto 4 strameritato