Deadpool è un classico esempio di anti-eroe, un personaggio positivo con metodi però non convenzionali e discutibili, per il quale il fine giustifica i mezzi (molto diverso quindi da supereroi come Spiderman e Superman). Anche supereroi più oscuri e sfaccettati come Batman sono riluttanti a uccidere quando non è strettamente necessario: non uccidere un nemico è in molti fumetti quello che definisce il supereroe. Deadpool invece è un personaggio che ricorre spesso alla violenza non giustificata, e che apparentemente è privo di una moralità ben definita. L’altra principale caratteristica di Deadpool è l’umorismo, la parlantina, a cui deve il soprannome di “Mercenario chiacchierone”. Nei fumetti Deadpool rompe spesso “la quarta parete”, rivolgendosi direttamente al lettore e dimostrandosi consapevole del fatto di essere un personaggio di un fumetto, facendo addirittura battute sui molti stereotipi e cliché del mondo dei supereroi.
Il film è molto fedele allo stile dissacrante e ironico del fumetto: già nei titoli di testa, per esempio, al posto dei nomi dei personaggi compaiono alcuni dei principali cliché dei film di supereroi, come “cattivo britannico”, “comic relief” (cioè quello che sdrammatizza), “adolescente lunatico”, “un cameo gratuito”. Come il fumetto, anche il film è poi pieno di scene violente, di sesso e di volgarità.
Tutto sommato, lo promuovo...!