Restiamo sulla sedia e le bambole sogneranno le strade dove recitano i viaggi nel nostro violato denaro dello sguardo. Guardare i folti immaginari e le immagini imma(compra)gni nella stretta città dello sguardo della festa e della telecamera sfiorato dalla poca fermezza della bambola nel sfiorare le labbra del fianco della vista che la televisione si scomoda per seguire le nastra vita. Aprire una scatola per aprirne un'altra, questo è Natale. La scatola della nostra ricerca nel polizziotto, e l'altra della nostra normalità di poliziotto, difesi dai nostr(nn)i faqsti sognanti di invecchiare.
Recita vista dalla propria tempesta di bagliori cercando di muovere occhi su le proprie valigie imbambnolate. Distacchiamo lo sguardo dalla telecamera, semplice, la storia. La bustina sta la, la mano la cerca e copre i soldi del destino. Bambini che gurdano la gente in televisione cercando le bambole che dormone nei loro modesti occhi. Correre per non tendere il naso, poco certo si imbestialire davanti a soldi che cercano di bidonare le macchine e scatolame da cibo che cuoce in noi, riempiendop la bustina e dormendoci.Canterino solito a merletti che individuano onnipotenti.
Mi ci sono voluti ben 34 lunghi anni per finalmente riuscire a vedere un film talmente privo di qualsiasi ricerca,trama o un solo dialogo che potesse destare il benchè minimo interesse.Che pena questo Ferrara senza ne capo ne coda...la mia doma nda è :" ma è proprio necessario girare un film ( ben 17 giorni,quanti è..??)se non si ha nulla da dire.Meglio forse riposarsi in attesa di qualche vera ispirazione.Quasi 7 euro buttate dalla finestra...