Sarà perchè amo molto Tornatore e mi piacciono i suoi film e sarà anche perchè le sue storie non sono mai banali e superficiali, ma a me questo film è piaciuto molto. Una trama da sogno con un paesaggio bellissimo, due attori impeccabili, profondo come sempre Tornatore che ci permette di sognare e di elevare il nostro cinema italiano.
Questo film del grande regista Giuseppe Tornatore riesce, come sempre, a farmi sognare; e. questa volta, mi fa sognare una eternità dell'Amore, che anche se non è possibile nella realtà che viviamo tutti i giorni, certamente lo è nell'immaginario di molti di noi. E la novità è riuscire a tenere in vita un grande amore con sms, mail, video, insomma ciò che la tecnologia ci mette oggi a disposizione.
Il film è girato benissimo, il soggetto è ottimo, la musica di Morricone pure, le interpretazioni degli attori impeccabili; insomma, quasi un capolavoro!
Diciamo che me lo aspettavo che questo film, opera di qualità ma a tratti lievemente compiaciuta, mi lasciasse con qualche perplessità. Sicuramente è inferiore a "La migliore offerta", anche a livello recitativo: Irons dà una prova opaca rispetto ad altre sue interpretazioni (ma penso che nel suo caso parte della responsabilità vada a un doppiaggio stanco) e la Kurylenko non mi è sembrata centratissima nella parte. La coppia risulta fredda, nonostante le parole d'amore, e un po' fittizia, come quel lago d'Orta che più tetro non si può, tempestoso come io, che lo conosco bene, non l'ho mai visto. La sensazione è che al film manchi qualcosa, forse la tensione di seguire una trama che a 25 minuti dall'inizio ha già svelato tutto. Il film infatti sembra lungo, a volte si trascina un po' e l'attenzione cala, anche perché succede poco, e l'intreccio si riduce al racconto di ciò che è già successo... Forse la sceneggiatura doveva essere più coraggiosa e ampliare il discorso simbolico e metafisico, strizzando meno l'occhio al melodramma romantico:cosa che non riesce comunque a essere. In ogni caso, nell'attuale panorama deprimente, conforta trovare un film che non si rivolge alle corde più basse dello spettatore. Nota finale: il discorso conclusivo del protagonista maschile sulle stelle scomparse milioni di anni fa che noi vediamo ancora è un gioiellino, trovate simili sarebbero state auspicabili anche nel corso della storia.
Conferma delle capacità apprezzabili del regista Tornatore. Tra tanta feccia di film italiani, in massima parte porcherie da buttare in pattumiera, un'opera non banale, moderna e ben interpretata. Film stimolante anche se non all'altezza del capolavoro: "La migliore offerta".
Un film lungo e banale. Niente di nuovo sotto il sole. La stessa musica di Morricone si allinea alla monotonia del film. Non vengono nemmeno approfonditi gli aspetti psicologici, né dei due protagonisti, né della famiglia che appare mozza e collegata alla storia solo per dire qualcosa. L'unica cosa che emerge, e forse non voleva nemmeno essere rappresentata, è la pochezza che può esserci in un amore che forzatamente si esprime tramie la fredda tecnologia. Una storia d'amore che dovrebbe essere totalizzante ma non riesce ad essere credibile. Si può tranquillamente saltare.
Trailer italiano (it) per La natura dell'amore (2023), un film di Monia Chokri con Francis-William Rhéaume, Magalie Lépine Blondeau, Pierre-Yves Cardinal.
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(6/10)
