Se si pensa di andare a vedere la trasposizione del libro, bisogna cambiare idea. Ci sono due storie parallele: quella originale e quella moderna. Il film insegna ai bambini, ma non solo, ad avere rispetto per gli anziani e amore per l'amicizia. Non si può vivere soli senza amici. Inoltre, invita a mantenere in noi quella parte di fanciullo che serve a tutti, perché ci ridimensiona. È molto poetico, delicato, originale. Il vecchietto, protagonista insieme alla ragazzina moderna, è molto strambo, ma coltiva i suoi sogni che, tutto sommato, sonomanche quelli della bambina. Diventano amici "per la pelle" e ci trasportano nel loro mondo di fantasia. Bello e ben costruito. Ho accompagnato mia nipote, ma ho visto diverse persone adulte sole. Ciò dà il segno del valore del film.
E stato un film fantastico che mi ha fatto pensare al mondo dei grandi. Nel film sono rappresentati come "contatori" e compratori di stelle, signori strambi e vanitosi e re che dicevano che avevano il controllo sull'universo,ma io li vedo in un altro modo.Io li vedo come persone normali come noi che sono però solo cresciuti e che non hanno dimenticato l'esperienza di essere bambini.Lo consiglierei ai grandi ed ai piccoli
Ho letto la recensione pubblicata su questo sito, e devo dire che è la più completa ed attenta fra quelle presenti nei siti italiani. Non starò quindi a ripetere le medesime cose. Noto solo che non vi è un accenno a quante volte la parola "essenziale" venga ripetuta nel corso della narrazione, a partire dai poster dell'accademia, fino alle ultimissime scene del film. Che ha il grandissimo merito di essere estremamente fedele al libro - cogliendone, potrei dire, proprio l'essenziale - e al tempo stesso di sviluppare e intrecciare una trama molto moderna e attuale capace di rafforzare e addirittura amplificare i concetti base del plot originale. Il risultato è straordinario, un continuo crescere di sentimento, emozione, magia, passione, che in sala ha appassionato dal più grande al più piccino, tutti a seguire in quasi religioso silenzio lo svilupparsi della storia. Per lasciarsi andare a un lungo, corale, rarissimo applauso all'apparire dei titoli di coda.
Mi sento un po' sconcertata dalla valanga delle recensioni positive su questo film. L'idea che mi sono fatta è che le persone super-entusiaste non conoscono il libro oppure l'hanno letto ma non hanno capito quel "l'essenziale invisibile agli occhi".
Dov'è la poesia del Piccolo Principe, quell'eterno inno all'infanzia che se ne va lasciando per sempre la tenerezza e un po' di malinconia nei nostri cuori?
Pur partendo dai bei presupposti (il vecchio aviatore racconta la sua magica esperienza alla bambina moderna, nella vita della quale non c'è più spazio per, quella caratteristica per l'infanzia, spensieratezza e fantasia) e una piacevole grafica, soprattutto nella scelta di usare due tecniche distinte per distinguere la narrazione dalla realtà, il film risulta molto piatto e, a tratti, irritante.
La seconda parte del film, dove il Piccolo Principe diventa l'adulto più sfigato del pianeta (un bidello che non riesce nemmeno tenere unite le scope), fa passare un contorto messaggio che in fondo in fondo, vivere di sogni e di creatività non paga e quasi-quasi meglio fare come la bambina all'inizio del film.
E' incredibile che questo colpo di grazia a Exupery e alla sua opera è stato dato proprio dagli autori francesi...
Francamente non lo aspettavo.
Ho visto oggi questo film e mi ha ricordato un po' UP (che per me rimane il migliore).
Il film non annoia mai ed è adatto a piccoli e adulti.
Finale abbastanza commovente.