Ruolo davvero inaspettato e sorprendente ricopre il mitico Arnoldo abbandonando i ruoli machipicchiaspaccatutteschi per essere un amorevole padre che difende strenuamente la figlia dalla ghettizzazione sanitaria portata dalla di lei inevitabile trasformazione in zombie ad opera di un letale virus. Aggiungerei che qui il focus appare sorprendentemente spostato sulla sostanziale residua umanità' della figlia anche quando ormai è uno zombie. Queste sono secondo me due importanti novità drammatiche per un film in cui è presente l'irriducible Terminator holliwoodiano. Il tutto è condito da un'ambientazione che mostra la brulla devastazione di una sperduta cittadina di provincia raggiunta anch'essa dal terribile morbo...Tutto molto bello e commuovente inclusa l'inedita dolcezza del protagonista...BRAVO!!!
Arnold riscatta gli ultimo 20 anni di porcherie dentro e fuori dal set in questo bel film,intelligente visione del mito stra-abusato sugli zombie dove recita alla grandissima il ruolo di un padre pieno d'amore per la figlia orribilmente condannata,vedetelo è davvero commovente.