Gustosissima storia, il cui gradimento perverrà forse più da un pubblico adulto che adolescente. Prende le mosse in parte da precedenti film (di fantascienza)- Terminator II compreso - ma il plot è comunque ben confezionato ed abbastanza originale, nonostante qualche critica così così che ho letto sul Web.
Nulla di capolavoro ma buon prodotto per trascorrere un paio d'ore di divertimento ma anche di sana riflessione.
George Clooney eroe di un film di fantascienza, assistito dal dottor House, cioè da Hugh Laurie...Imperdibile se non fosse che la vera protagonista è la bionda star in ascesa Britt Robertson, che trova una spilletta magica che la proietta in un mondo ideale e fantastico. Brad Bird, dopo "Mission Impossible - Protocollo Fantasma", ci riprova a girare un film con attori; peccato che chi paga sia la Disney, e non Tom Cruise, e che quindi il prodotto sia per famiglie. George Clooney e Hugh Laurie sono bravi nei loro ruoli, specialmente il primo che fa l'eroe cinquantenne scontroso, ma non sono i veri protagonisti; lo sono invece due ragazzine che non ispirano molta simpatia (specie quella più piccola -no, non sto parlando della Robertson, ma di quell'alktra che mena i robot di forma umana e gigantesca come se fosse un'eroina di film di kung fu -). Belle le immagini della città del futuro, simpatiche le sequenze del ritrovamento della spilletta e i flashback ambientati negli anni'60, ma se Bird cercava di rinverdire i fasti dello Spielberg degli anni'80, quello dei film con i ragazzini protagonisti di meravigliose oellicole di fantascienza e avventurose, secondo me ha fallito. Ciò nonostante, il film non è da bocciare del tutto, ma le sue scene futuristiche ci illudono che questo sia un cartone della Pixar. Sette e sono magnanimo.