Film molto intelligente,originale e per nulla scontato, che mostra come possano cambiare repentinamente i rapporti umani anche all'interno di un unito nucleo famigliare in seguito ad un episodio, in questo caso quello della valanga, che fa perdere fiducia e credibilità a quello che dovrebbe essere il capo famiglia e su cui tutti dovrebbero contare, trasformandolo in un vigliacco agli ochhi di moglie e figli. Lento ma coinvolgente.Da vedere!
Le scene di questo film mi hanno fatto un po' pensare a Kubrick e alla sua estetica dello spazio. Qui la bellezza straniante e postmoderna è legata agli apparati tecnologici delle risalite, che cigolano, scricchiolano, nelle solitudini innevate. La montagna con le sue bellezze paurose e sublimi (in senso kantiano) fa da sfondo a drammi familiari che hanno il limite di essere inconsistenti. All'uomo contemporaneo basta poco per mettersi in crisi, basta uno sventato pericolo , qualche reazione emotiva di troppo!! Siamo programmati ad essere robot ed ogni emozione non catalogabile ci precipita nella confusione. Film da guardare con occhio molto critico sebbene interessato.
Il bravissimo regista svedese Ruben Ostlund mi ha deliziato con un film estremamente ricco e complesso. Un tema su tutti: la smitizzazione della famiglia felice in cui i rapporti sono messi in crisi dall'episodio della valanga. L'ego perduto e con molta fatica recuperato da parte del capo famiglia. Il modo di reagire delle persone alle situazioni di pericolo, spesso inappropriato e schizofrenico. Il tutto con bellissime immagini di neve e montagna sulle alpi francesi ma su cui aleggia sempre un senso di inquietudine. Uno dei migliori film da me visti nell'ultimo anno, complimenti!
Trailer italiano (it) per Le otto montagne (2022), un film di Felix van Groeningen, Charlotte Vandermeersch con Luca Marinelli, Alessandro Borghi, Filippo Timi.