Discreto film di esordio nella fiction per il regista Soriquez piu' avvezzo ai documentari. Storia non nuova ma che ha nel finale a sorpresa il suo forte. Ottimo montaggio, fotografia e musiche. Una buona regia e scelta degli attori. Forse come protagonista sarebbe stato adatto un volto piu' celebre ed anche piu' giovane. Impreziosiscono il film una serie di brevi ma notevoli partecipazioni come quella di Tony Sperandeo e Massimo Bonetti ed azzeccato il ruolo di Andrea Roncato. Forse un po' piu' di azione e sesso (inesistente) non avrebbero guastato affatto.
Si inserisce nel filone dei tradizionali film di Mafia con la novita' che tratta della quarta mafia, ovvero la Sacra Corona Unita che ha una filmografia scarnissima. Questo e' il primo film che riproduce in modo fedele riti e usanze della mafia Pugliese, quindi molto apprezzabile dal punto di vista storico (ne costruisce la genesi pero' cambiando i nomi dei boss che la fondarono). La storia presenta tutti i luoghi comuni dei film di genere ma con un finale che non ti aspetti. Intreccio complicato il film va visto con estrema attenzione, tanti sono i subplot che portano avanti l'azione.
Dal punto di vista tecnico apprezzabili i movimenti di macchina ma soprattutto il montaggio veloce che sopperisce alla carenza di azione. Bellissime le musiche originali di Franco Eco. Piccola ma bellissima partecipazione di un mostro sacro dei film di mafia: Tony Sperandeo. Bravo Andrea Roncato nei panni del commissario ed e' una rivelazione il pornostar Franco Trentalance in un apprezzabile ruolo drammatico. Notevole l'interpretazione di Nela Lucic. Il film segna l'esordio di Vittorio Boscolo come protagonista in un lungometraggio. Coraggioso il regista Ruben Maria Soriquez al suo esordio nella fiction dopo il debutto con il controverso documentario Sexocracy. Da vedere.
Trailer italiano (it) per Tatami - Una donna in lotta per la libertà (2023), un film di Zar Amir-Ebrahimi, Guy Nattiv con Arienne Mandi, Zar Amir-Ebrahimi, Nadine Marshall.