Buon film. Delicato e intenso. Nella storia, senza particolari momenti culmine, si intrecciano una serie di elementi molto interessanti. La sovrapposizione tra realtà e opera teatrale, il rapporto tra le due/tre donne, il tempo che passa, le varie interpretazioni con cui le persone vedono la stessa opera... come spesso accade nei film francesi, è più il non detto che conta rispetto a quello che viene detto.
Attrici da 10 e lode. La Stewart è la rivelazione. Altro che Twilight. Juliette Binoche ottima. Entrambe perfettamente calate nel ruolo. Divertenti alcuni riferimenti dell'assistente Valentine interpretata da Kristen Stewart al mondo di holliwood: i paparazzi, i film colossal, il gossip di cui è stata protagonista per molti anni nella sua vita reale.
Infine il film vanta delle location meravigliose che non siamo abituati a vedere al cinema: le alpi.
Premessa: ero un pò stanco quando sono andato al cinema e non avevo letto nulla della trama del film, tranne i nomi delle attrici (la Binoche e la Stewart). Dopo una ventina di minuti dall'inizio, mi sono reso conto che la noia e il sonno stavano prendendo il sopravvento. Nel film, tanti spunti e nessuno sviluppo, nessun momento clou. Si narra della storia di una trasposizione/sequel teatrale di un film, in cui una donna ormai matura ma fragile ha una passione distruttiva verso una giovane donna sicura di se e spietata che porta la prima al suicidio. La finzione sembra rispecchiare in parte la realtà in cui l'attrice di mezza età (la Binoche) sembra avere una passione repressa per la sua giovane assistente (la Stewart). Ci si aspetta che prima o poi la passione si scateni, che ci sia almeno un approccio, che la compostezza lasci il posto alla tragedia o magari a un epilogo felice. Niente di niente. Splendidi paesaggi svizzeri, lunghe prove di recitazione nella recitazione, il tutto freddo e pacato, senza nessun sussulto, senza nessuno scossone. Tra momenti di sonnolenza (coadiuvata anche dalla splendida colonna sonora di musica classica) riesco a stento a seguire il film fino al tedioso finale. Non è bastato lo splendido nudo della matura e sempre bella Binoche (non fraintendete, non c'è nessuna scena di sesso ma solo un casto bagno nel fiume) e la grinta dell'altra cooprotagonista Chloe Moretz a risollevare questo film, tra i più soporiferi che ho visto finora...
Premessa: ero un pò stanco quando sono andato al cinema e non avevo letto nulla della trama del film, tranne i nomi delle attrici (la Binoche e la Stewart). Dopo una ventina di minuti dall'inizio, mi sono reso conto che la noia e il sonno stavano prendendo il sopravvento. Nel film, tanti spunti e nessuno sviluppo, nessun momento clou. Si narra della storia di un film da recitare, un sequel in cui una donna ormai matura ma fragile ha una passione distruttiva verso una giovane donna sicura di se e spietata che porta la prima al suicidio. La finzione sembra rispecchiare in parte la realtà in cui l'attrice di mezza età (la Binoche) sembra avere una passione repressa per la sua giovane assistente (la Stewart). Ci si aspetta che prima o poi la passione si scateni, che ci sia almeno un approccio, che la compostezza lasci il posto alla tragedia o magari a un epilogo felice. Niente di niente. Splendidi paesaggi svizzeri, lunghe prove di recitazione nella recitazione, il tutto freddo e pacato, senza nessun sussulto, senza nessuno scossone. Tra momenti di sonnolenza (coadiuvata anche dalla splendida colonna sonora di musica classica) riesco a stento a seguire il film fino al tedioso finale. Non è bastato lo splendido nudo della matura e sempre bella Binoche (non fraintendete, non c'è nessuna scena di sesso ma solo un casto bagno nel fiume) e la grinta dell'altra cooprotagonista Chloe Moretz a risollevare questo film, tra i più soporiferi che ho visto finora...
Interessante recitazione di belle e intense protagoniste, magnifico scenario, ma la storia non regge per tutte e due le ore. L'intreccio tenta di sostenere i dialoghi troppo incentrati sul lato della commedia da recitare e troppo poco sulla reale vita interiore dell'attrice protagonista o, eventualmente, sulla sua giovane segretaria. Volevamo più profondità, più sconcerto, più arditezza, invece niente, solo questa insistita riproposizione della commedia da recitare.
Peccato, un'occasione perduta tra le nuvole del Maloja snake!
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(6/10)
