Woody Allen negli ultimi suoi lavori dimostra di essere attratto da storie per così dire"leggere"e di essere affetto da "romanticismo senile"?.Comunque la prima parte del film scorre bene ed è stimolante con quei dialoghi serrati,ironici cari al regista prima maniera,ritrovabili nei suoi capolavori.Pian piano la narrazione perde lo smalto, diviene scontata, prevedibile con il rischio di annoiare lo spettatore.Il finale poi dove l'amore deve trionfare ad ogni costo e contro ogni logica,Allen avrebbe potuto risparmuiarcelo!
Una fan di Woody Allen come me, è uscita dalla sala con un retrogusto di amara delusione.
Una commedia retrò che si gusta specie nella prima parte, grazie anche ad un esemplare Colin Firth. Si ammoscia via via, anche perché le relazioni trai personaggi rimangono troppo affettate e non creano empatia. Bella l'ambientazione. Un film da 6 e mezzo per un Woody Allen brillante, ma senza i guizzi di anni ormai passati da tempo.
Si tratta di una storia tutt'altro che insipida, anzi. Nella sua vecchiaia il grande regista riesce a trattare argomenti molto significativi con leggerezza e ironia. Il tocco del maestro è sempre presente e la storia ci offre spunti di riflessione su temi fondamentali della vita.
Mi capita di rado di abbandonare un film prima della fine, questa è stata una di quelle volte. Le parole chiave: lentezza, noia, insulsaggine nella narrazione. Mi chiedo come faccia Woody Allen ad essere tanto considerato ad Hollywood?