orribile. Visto che di navi si tratta varrebbe la pena di citare Fantozzi " La corazzata Potiemkin...." e alla via così.
Storia imbarazzante.Non sta in piedi in nessun modo. bella grafica ma nulla di rivoluzionario. scene di battaglia che quelle di Gundam 25 anni fa erano meglio. Una idiozia raffazzonata come poche ne vidi.Io e mio figlio avevamo la netta sensazione di avere buttato due preziose ore dalla finesta. Anche l'Arcadia, rispetto all'originale è stilisticamente oscena.
Una porcheria. peccato non poter dare -10
Mamma mia che scempio che hanno combinato.Un Harlock esteticamente creato benissimo ma estremamente cupo e schizzato,rimane troppo nell'ombra per essere in teoria il personaggio principale.Della storia ho capito ben poco perchè oltre ad essere confusa è veramente noiosa e non intriga per niente.La darkmatter,l'immortalità che cavolo c'entrano?Il cambio di testimone era prevedibile vista la somiglianza fra Harlock e Yama:è bastata la ferita all'occhio per renderli praticamente uguali.Bocciato
So che andrò controcorrente e sarò probabilmente disprezzato per questa mia opinione ma lasciatemi dire quello che penso: questo film è un baraccone. Non c'è nulla del Capitan Harlock con cui sono cresciuto e della bellissima serie anime che ha fatto storia. Non è solo una questione di atmosfere, quelle era difficile replicarle, è una questione di trama e sostanza. Harlock che diventa uno stronzo responsabile della distruzione della Terra che vuole distruggere l'universo per visione cinica della razza umana? E' Harlock, non Madara Uchiha. I Nibelunghi sterminati e ne rimane solo una quando nella serie c'era tutto il pacco completo? Harlock che pare un pazzo schizzofrenico quando parla al suo fantomatico amico quando nella serie si vedeva benissimo lo spirito all'interno dell'Arcadia? Ho trovato sinceramente insopportabile il nuovo personaggio (Yama), è stato l'ennesima conferma di come gli anime non sappiano introdurre nuovi personaggi senza andare a scapito dei vecchi protagonisti: l'unico modo che conoscono per rendere figo un nuovo personaggio è rendere scemi quelli vecchi intorno a lui. Poi dove sono gli alieni? La morale di Harlock era che la razza umana era diventata ormai (come ci si aspetterebbe da essa) pigra e svogliata e si godeva gli agi privilegiati a scapito della maggioranza e chiudeva gli occhi di fronte al problema dell'invasione, per questo c'era bisogno di Harlock. Il tutto svanito per lasciare spazio a un polpettone pseudofilosofico stile Evangelion che con le sue misture di presunti insegnamenti profondi fa venire il latte alle ginocchia.
E' un tizio travestito da Harlock. I primi 5 minuti sono sufficienti per alzarsi dalla sala e lasciare tutto: assassinano dei tizi semplicemente perchè non rispondono come a loro aggrada per il reclutamento.Come? Buttandoli giù dall'Arcadia. Questo sarebbe Harlock e il suo equipaggio? La storia è un pippone ignobile; manca il joypad e sembra gioco della PS3. Rivedetevi la serie e rifatevi gli occhi. 42 perle...
“Captain Harlock” non è un film per bambini, come in fondo per bambini non sono mai state neppure le opere originali (manga, anime e lungometraggi) al cui universo esso appartiene. Perciò, pena capricci e sbadigli durante la visione, non portateceli. In verità, “Captain Harlock” non è neppure un film accessibile a tutto il pubblico adulto, e lo dico senza la benché minima intenzione di offendere alcuno. Semplicemente, la pellicola è talmente farcita di simbolismi che affondano le loro radici nella cultura nipponica che, non cogliendone anche solo la metà, se ne perderebbe gran parte dell’essenza. Inoltre, al di là di battaglie e colpi di scena, il film è sostanzialmente lento e rischia di annoiare chi non è abituato a questo genere di opere. Ciò premesso, il film non è un capolavoro se non per la grafica, davvero strepitosa, ma è di sicuro un bel film accompagnato da un dignitosissima colonna sonora. Sempre profondo e a tratti difficile, cupo nonostante la speranza che lo percorre dall’inizio alla fine, privo di siparietti che possano in qualche modo fare da contraltare alla drammaticità dei temi trattati, coerente con l’incoerenza di fondo delle opere di Matsumoto dove Harlock è più un mito che un uomo, che ogni volta nasce, muore e rinasce sempre uguale e sempre diverso. Harlock non è l’eroe buono senza macchia e senza peccato, non lo è mai stato, e mi auguro che nessuno accusi la pellicola di stravolgerne la figura, perché allora di Harlock non avrebbe proprio capito niente. Harlock è ciascuno di noi, con la nostra forza, le nostre speranze, le nostre paure, le nostre colpe. Harlock siamo noi e il fiore che gli strappa l’unica lacrima è la vita che si rinnova senza tregua nonostante noi. Se volete trascorrere una serata leggera non andate a vederlo. Si poteva fare di meglio? Sicuramente sì. Gli ordini impartiti alle truppe e pieni di tecnicismi eccessivi, ripetuti ad oltranza come da tradizione nipponica e spesso inspiegabilmente lasciati in inglese, dopo un po’ stancano; la “resistenza” dell’Arcadia fa un po’ sorridere anche ai più navigati lupi di mare di questo universo fatto di bandire che sventolano nel vuoto e di mantelli antigravità; la storia è complessa anche se mai banale, e una distrazione costa caro. Domandina finale con sorrisetto incorporato: ma con una Mimay vestita così c’è ancora qualcuno che crede che tutte le infinite volte in cui il nostro fascinoso capitano si è chiuso insieme a lei nella propria cabina i due si siano limitati a bere vino intonando duetti di arpa ed ocarina?
Trailer italiano (it) per La natura dell'amore (2023), un film di Monia Chokri con Francis-William Rhéaume, Magalie Lépine Blondeau, Pierre-Yves Cardinal.
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