Per me, che non avevo mai visto prima un film di Pieraccioni, devo dire che questo film e molto gradevole. Garbato, simpatico… sfiora tempi importanti senza appesantirli.
Ed il finale… una pennellata di poesia e di speranza.
Non che Pieraccioni abbia mai avuto chiusa quale chissà quali sprazzi di genialità. Non è mai stato un Nuti, un primo Benigni o un Benvenuti, ma finora era sempre stato simpatico e piacevole.Questo film è banale, squallido, posto, finto comuee pochi. Mi dispiace per il Pieraccioni.
Panariello mediocre come sempre.
Devo dire che, pur essendo fiorentina ed apprezzando generalmente Pieraccioni, il film in questione è piuttosto brutto. I personaggi non sono approfonditi (i ragazzi, ad esempio, non rispecchiano affatto la generazone dei giovani di oggi), la storia tirata via (ma lui, a lavorare, non ci va mai?.. Mirabile la battuta dei colleghi quando il protagonista, non presentandosi a lavoro da 3 giorni, si chiedono dove sia finito Arnaldo (alias Pieraccioni).. si potesse sparire così da lavoro nella vita reale senza essere licenziati! Non che i film debbano rispecchiare in tutto e per tutto la vita reale ma... ci sarebbe voluta almeno un po' di voglia nello scrivere la sceneggiatura..). Inoltre, il film affronta temi delicati, come quello del razzismo, in maniera banale e melenza (si poteva anche fare a meno di introdurre tematiche importanti per poi liquidarle con frasi scontate e dal buonismo stucchevole). Per non parlare di un finale assurdo ed improbabile. Insomma, un film scontato, che fa ridere veramente poco, con una storia tirata via e personaggi senza spessore; unica nota positiva, la simpatia di Maurizio Battista e Marco Mazzocca..
Un cast di amici, qualche volta aiuta, infatti questo nuovo film di Pieraccioni, grazie a loro, un senso di ritrovato orgoglio narrativo, il film, lo emana, Ma no basta a riportare la mente a fasti ormai lontani. Nemmeno citazioni a tali fasti aiuta più di tanto. Non convince fino in fondo, e nemmeno la crisi di mezza età cercando nei giovani un aiuto filosofico salva il risultato. Invece un risultato Giorgio Panariello lo ottiene, bastano poche sue sequenze per chiedermi, quando rifarà un film tutto suo.
Il film si trascina nella banalità piu completa, cn personaggi improbabili e alquanto fastidiosi, per poi arrivare alla "mega cavolata del finale". Orrendo.