voto basso per due motivi: vedere Douglas nudo che bacia ed esplicitamente fa sesso con un uomo fa ribrezzo. Non per discriminare il mondo gay, ma proprio perché lui non si puo' vedere in quelle situazioni. E' stato proprio di cattivo gusto. Ricordo un Robbie Williams in 'Piume di struzzo', interpretare un gay in coppia ed è stato fantastico; qui invece il tutto infastidisce. E' un film fatto di interpretazioni personali del regista, che ne sapeva lui che succedeva in intimità tra i due uomini scusate?. Bah film evitabile e sinceramente mi ha deluso non poco.
Quando si tratta di film biografici, si sa, il rischio è in agguato.
Il prodotto potrà risultare una stupefacente trasposizione cinematografica della vita del protagonista, magari molto romanzata e/o spettacolarizzata.
Oppure possiamo trovarci di fronte ad una sorta di documentario, magari noioso, ma zeppo di riferimenti cronologici, dati, numeri, accadimenti etc.
Nel caso di questa opera, invece, si trascorrono due ore in un limbo situato a metà strada tra questi due mondi.
Sicuramente merita un riconoscimento il trucco, capace di rendere tutti i personaggi molto simili agli originali, ma per il resto i riferimenti alla realtà si limitano a qualche cartello indicante l'anno in cui ci troviamo e un paio di riproposizioni di esibizioni storiche di Liberace.
Niente più.
La storia, o quello che ne rimane, prosegue proponendoci siparietti di vita casalinga del pianista e del suo toy-boy, ma la consapevolezza che siano tutte supposizioni del regista e non vi sia nulla di reale prende il sopravvento, rovinando il gusto della visione.
Bisogna amare il genere biografico, e in questo caso anche il protagonista, per apprezzare realmente questo film.
Assegno la sufficienza solo perché tecnicamente è ben fatto.