Difficile pensare che quaesta sia per l'ora l'opera unica e prima di Pif. La sua naturale verve comica sognante si plasma a perfezione con la drammaticità della storia di Palermo. La convinzione autoimposta dai palermitani che la mafia non esista, viene lentamente meno con il susseguirsi di omicidi sempre più eclatanti. E Arturo, il protagonista è partecipe di questo risveglio di coscienza. Speriamo che Pif ci possa regalare presto un nuovo film. Bravo.
Definirei "La mafia uccide solo d'estate" un film palindromo nel senso che tu lo legga come una storia d'amore dentro 20 anni di mafia o 20 anni di mafia dentro una storia d'amore questo film è di sicuro l'opera prima più intelligente e di spessore degli ultimi anni del panorama italiano.
Il vero punto di forza del film di Pif è di aver azzeccato la chiave di lettura......
Non era semplice parlare di Mafia e di quello che ha fatto a Palermo in vent'anni con un sorriso dal retro gusto amaro.
Il regista mette al centro della storia il puro Arturo, una sorta di Forrest Gump che lega la propria vita, fin dal concepimento, a un doppio filo con la mafia......
Il suo lungo inseguimento verso il grande amore chiamato Flora lo porta a entrare in contatto con i protagonisti che con le loro vite hanno contrassegnato i periodi più bui del nostro Paese ma in principal modo di Palermo.
Pif ci mette tanta poesia nell'inserire Boris Giuliano come l'uomo del primo regalo all'amata, il Giudice Rocco Chinnici come testimone oculare di questo grande amore o incastrare un soffertissimo bacio durante i funerali della scorta di Borsellino......questa prospettiva che viene dal cuore oscura le defezioni e imperfezioni tipiche dell'opera prima.
La direzione è sicuramente timida, come il suo personaggio, e la voglia di rappresentare la mafia in maniera caricaturale rischia di scivolare nel macchiettismo di alcuni personaggi per esempio il direttore della TV locale o alcuni dialoghi tra Totò Riina e Bagarella......
Ma la sua voglia di cambiare la prospettiva della messa in scena e il suo sentito impegno civile che ci regala nel bellissimo e commovente (almeno per me) finale (che sarebbe piaciuto a Paolo Borsellino) eleva questo film a un qualcosa da vedere assolutamente per non dimenticare.
Voto 7,5
davvero un bellissimo e grandissimo film!! Pif, mi sa che tra un po' ti ritroveremo nell'olimpo dei grandi registi!!! C'è ironia, dramma, leggerezza e rispetto. Proprio bello!
Un film che mi ha fatto tornare in mente il favoloso mondo di Amelie per la ingenuità di Arturo ma che nello stesso tempo racconta 30 anni di mafia. Molto bello e bravo Pif.