Più che il ritratto è la caricatura di alcune situazioni, vedi vita di paese o calcio di periferia. Situazioni inverosimili che non rispecchiano per niente la realtà ma pretendono di farlo (le partite di calcio sono troppo irreali, e non è poco per un film basato sul calcio)... recitazione stiracchiata, a parte Accorsi e in alcuni passi Cullin. Va bene il voler rilanciare il cinema nostrano, però almeno che a livello mediatico si spingano lavori un po' più "credibili"...
Una bellissima storia di faida, vendetta e amore, trascinata da un brillante racconto sui campi da gioco di infima categoria, dove il calcio è un po' metafora, un po' vita di un progetto più lungimirante. L'esordio del regista Paolo Zucca è ambizioso, fonde la commedia con passi più profondi, spingendo la storia a cavallo fra grottesco e brillante, ma giunge al traguardo in maniera trionfale. Bravo. Forse il voto è generoso, ma lo considero un premio per la prima di un regista con il futuro in tasca. Ottimo Jacopo Cullin.
Bell'affresco , a tratti iper realista , della Sardegna dei piccoli centri urbani , ancora legati a tradizioni( anche negative) e realtà antiche , che vengono ironicamente utilizzate da Zucca per si farci sorridere , ma anche riflettere . Le rivalità tra due paesini si manifestano nel calcio e l'orgoglio campanilista spinge alla vittoria a qualunque costo , anche con la corruzione di arbitri compiacenti . Tutti i compaesani ,anche le anziane vedove , diventano tecnici esperti , che esprimono pareri anche in fila per un funerale e supporters, a tratti molto intemperanti. Il film acquista ancor più interesse per i sardi ( anche se in parte d'adozione come me) , che possono sorridere e nel contempo pensare alle proprie usanze, i caratteri , i pregi e i difetti , anche se bisogna dire come la realtà descritta nel film , sebbene a tratti anche esasperata ,sia riferibile più ai paesi ancora legati a pastorizia ed agricoltura , che non a cittadine sarde più popolose . Mi sento di fare una sola critica : le due storie , quella relativa al corrotto arbitro interpretato da Accorsi e quella riguardante la rivalità calcistica fra i due paesini, restano per quasi tutto il film troppo distanti e mal si amalgamano , almeno sino alla fase finale del film . In sostanza posso dire di aver visto un bel film e lo consiglio anche a voi , credo non rimarrete delusi e potrete ( sor)ridere e pensare , perché , come scrisse Camus " Tutto quello che so della vita l'ho imparato col calcio" ( frase riportata nell'introduzione dello stesso film ) . Bravissimi tutti gli attori, in particolare Cucciari e Benito Urgu, ma soprattutto bravi tutti gli attori improvvisati reclutati tra la gente comune dei paesi in cui è ambientato in film ( paesi rinominati con nomi di fantasia ).. Il voto che vorrei dare e' 7 1/2 , ma non è possibile , quindi opto per un 7.
Il trailer non rende per niente il contenuto del film. A me e’ piaciuto molto, e’ un film a mio parere drammatico dove il calcio e’ metafora della vita umana. Bravi attori tutti perfettamente calati nei panni del loro personaggio. Visto al cineforum, offre spunti di riflessione e fa trascorrere una piacevole serata al cinema