Un vecchio adagio dice: non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace; quindi ognuno è libero di esprimere il proprio parere liberamente. Detto questo però ci vorrebbe un minimo di consapevolezza, io posso esprimere il mio parere liberamente sul calcio, sul tiro a volo, sulla scultura e su mille altre cose di cui non capisco e non conosco assolutamente nulla, posso farlo ma mi astengo, che valore avrebbero le mie parole se non ho la minima competenza, sarebbe solo dar fiato per un ricambio di aria alla bocca.
Ora, ribadendo la libertà di espressione, mi pare che chi dice che questo film è una cosa mediocre o peggio, di cinema capisce proprio pochino, e badate che non faccio parte di coloro che per forza trovano l’arte solo nei film che annoiano, anzi, mi meraviglia che qualcuno trovi noioso un film del genere.
E uno dei prodotti più drammaticamente realistici che io abbia mai visto, tanto realista da non dare spazio alle tante divertenti trovate cinematografiche che fanno cassetto ma che allontanano anni luce una storia dalla realtà.
Se qualcuno avesse idea dei personaggi veri, pazzi psicopatici, che popolano il mondo criminale, nel vedere questo film gli si seccherebbe la bocca per l’emozione, senza contare l’interpretazione di Dennis Hopper che è semplicemente straordinaria.
Un film che non mi stanco mai di rivedere, ed ogni volta mi emoziona.
Forse un po’ più di attenzione prima di sparare a zero su un film sarebbe d’obbligo.
La noia impera dall'inizio alla fine.
Un falso senso erotico condito da attori insulsi.
Salviamo solo un inquadratura iniziale della Rosselini fra le braccia del ragazzo,
il viso reclinato riempie tutto il video e le labbra danno un senso erotico al tutto , quasi una foto.
Il resto ..nulla
Non ho ancora capito quanto Lynch mi piaccia, ma forse tra i suoi film questo è quello che m'è piaciuto meno. Soprattutto la recitazione, i dialoghi, veramente forzati.
...e si trova proiettato immediatamente in un mondo segreto di angoscia e perversione.
Gia dalla prima sequenza con quelle rose rosse che stridono nei confronti del bianco dello steccato fanno presagire che ci si troverà dinanzi ad episodi fuori dal comune per il quotidiano pensare, tutto il film è un'analisi visionaria (alla Lynch) su quanto ognuno di noi potrebbe nascondere agli altri, o quanto gli altri potrebbero nascondere a noi, nessuno, nemmeno il protagonista poteva sapere che nell'appartamento abitato dalla cantante Dorothy Vallens si celasse un mondo assurdo, onirico, quasi irreale, fatto di prevaricazioni, clausura psicologica, un'orribile realtà nascosta da un'apparente tranquillità di facciata scandita periodicamente dal motivo "Blue Velvet" cantato egregiamente dall'artista in pubblico.
Bravissima la Rossellini, grandissimo Hopper, bravo il giovane MacLachlan futuro detective Cooper di Twin Peaks, brava anche Laura Dern, grandissimo Lynch in cabina di regia come al solito attento ai particolari ed a esaltare i colori dell’immagine quasi come una tavolozza.
Dite che il tutto vi sembra irreale???, un po troppo Lynch???, state tranquilli che potrebbe essere più reale di quanto voi pensiate, è solo una porta che attende di essere aperta!!!!
non eccelso, e mi aspettavo qualcosa di piu' particolare.
cmq buon film, i personaggi molto ben caratterizzati e gli attori, eccetto forse i 2 protagonisti (il giovane con la faccia un po' da babbeo, e la ragazza troppo "barbie") probabilmente per i fini del regista, recitano benissimo.
La storia in sè non ha il surrealismo che ci si aspetterebbe, è piu' una storia realista, con contenuti un po' di sesso e un po' di perversioni e crimine e sangue, raccontata con il solito stile tra lo stralunato e lo stilisticamente perfettino di Lynch...
bello lo sfondo sonoro e.. insomma... è nel complesso delle varie componenti, e nell'originalità del modo di rappresentare il soggetto che sta la bellezza di questo film, che quindi supera abbondantemente la sufficienza