Nel complesso é un bel film.La narrazione risulta a volte un po lenta, ma del resto il tema della ricerca di qualcosa che dia un senso allo scorrere della vita non puó essere trattato diversamente.
Colpisce il contrasto fra il travaglio interiore della protagonista e il fatalismo e la serenitá degli abitanti delle favelas.
Non si puo' fare una colpa al regista di aver fatto in precedenza due grandi film ("Il vento fa il suo giro" e "L'uomo che verrà"), ma nemmeno si puo' fingere che questo film vi si avvicini anche lontanamente.
Pretenzioso, inutilmente lungo, attrice protagonista modestina che non puo' reggere da sola un film cosi'introspettivo. Peccato, l'idea di fondo non era male, ma il film deraglia presto in una "favoletta triste" prevedibile e davvero poco coinvolgente, da Rai Fiction. Ottima la fotografia; voto basso anche per abbassare la media.. 8 ma dai.....
Il film scorre con un eccessiva lentezza.La costruzione della storia ha un ritmo eccessivamente lento.Do 5 solo per la fotografia.
Il finale poi non l'ho nemmeno compreso.Sconsigliato se volete passare una sera tra amici
Film forse poco coinvolgentee lento per chi non conosce l realtà' di cui parla, io chi sono stato in Brasile per adottare una bambina di colore e con problemi, riconosco CGE descrive bene certe realtà, pur con la solita teoria in po', intellettualistica. Del buon selvaggio, rigettata poi anche dal selvaggio stesso che vuole migliorare la sua condizione ed assomigliare un po' a noi, la fotografia e' la cosa migliore
Questo film e' il vero esempio di come alla fine i veri valori della vita si colgono nella semplicita' delle cose...nella gente di strada che e' abituata a vivere del niente...delle piccole cose ...che in realta' sono...le grandi cose!!