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La pianista

Opinioni presenti: 55
Media Voto: Media Voto: 7 (7/10)

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Quando si rappresenta la complessità dolorosa della vita e non un racconto immaginario di svago

(10/10) Voto 10di 10

Ho letto tutti i commenti dal 2001...a parte gli indignati ed i superficiali debbo ammettere che qaulcuno si avvicina alla profondità del film. però a tutti sono mancati 2 elementi di riflessione. il primo è l'ambiente dei musicisti, evidentemente si ignora la complessità dell'esistere per chi si dedica alla musica,l'arte delle arti,il rarefatto linguaggio dell'anima.. la rappresentazione della passione,dolore,amore,paura nell'ambiente "dei musicisti" è perfetta. là non può esserci "normalità" perchè è la follia piccola o grande che prende la vita di che si sacrifica e dedica se stesso ai suoni. e la follia può essere arte, ma al contrario può anche essere la porta della patologia, della pazzia..può portare alla sublime percezione di dio, ma può anche gettare negli inferi della schiavitù di satana dove si chiede solo l'annientamento di sè. il senso di colpa è il secondo elemento di cui nessuno ha parlato. tipico nella cultura nordeuropea protestante dove manca il perdono,la rigidità col prossimo e con se stessi spingono ferocemente nell'odio/amore, negli estremi della paura. probabilmente erika è una donna vicina alla quarantina ancora vergine, figlia di un mondo rigido dove le debolezze ed i bisogni della carne vengono acutizzati fino allo spasmo delirante della mania morbosa...l'odore dello sperma di fazzoletti sporchi lasciati da sconosciuti le fa sognare una sessualità che le manca completamente...le manca la normalità dell'amore e del sesso e la sua psiche tormentata la spinge verso l'immagine di una sessualità estrema, masochista e perversa forse percepita e comprata facilmente nei circuiti del commercio sessuale attuale. anche questo è credibile e possibile,e lei poi sogna di realizzare con lui le aberrazioni che ha visto ed ha sognato da sola. le manca la realtà della normalità...non può fare paragoni non ha il senso della misura e dentro di sè ha la furia di pulsioni ormai incontenibili e distruttive che sporcano l'anima. ma lei secondo me non è sporca, non è la rappresentazione di tante "maiale" compiaciute che ci regala il cinema odierno (nascostamente perverso). erika si commuove alla dolcezza della musica e si controlla impedisce il fluire delle sue passioni e sono tante come in tutti i musicisti. e' un anima spezzata in lotta con sè stessa e lui che si innamora della sua anima d'arte poi si spaventa quando la vede dentro, lei lo chiama le dà anche il potere di guidarla di insegnarle come si è "normali" come ci si avvicina all'amore fecondo, ma lui fugge, la picchia per paura,non sa aiutarla e il gioco che gli è sfuggito di mano lo spaventa...anche per lui il baratro della follia è li dietro, lo sente ed anzichè rischiare amandola e salvandola, scappa via, prima la punisce per "avergli macchiato la sua anima ingenua di ragazzo" e poi la cerca di un amore violento che lei non può sentire e che si capisce è qualcosa che le prende per poi lasciarla.la fine è incomprensibile sicuramente non muore , si ferisce e poi a piedi se ne va.



Umberto, 50 anni, Livorno (LI).




Magari informarsi prima...

(9/10) Voto 9di 10

A chi si aspettava la solita storiella di sesso tra insegnante matura e giovane allievo (e sono certa che la maggior parte delle opinioni negative dipendono da questo), non sarebbe il caso di informarsi un poco prima di vedere un film? E' chiaro che un film del genere non può piacere a tutti: è duro, difficile, esplicito e crudo. Se vi piacciono i film leggeri e divertenti, semplicemente informatevi, ed evitate Haneke: di certo non vi piacerà. Ma non disprezzate un film solo perchè non l'avete capito. Definire questo film orribile e osceno significa non averlo capito. Ma non importa, i numerosissimi commenti positivi parlano chiaro, è un film che merita di essere guardato con attenzione, che ci guida lentamente nella psiche della protagonista, nel suo mondo, nella sua solitudine e nella sua paura degli altri. Un personaggio delineato magistralmente, senza giudizi o prese di posizione da parte del regista, che potrebbero intralciare il nudo ritratto di Erika. Da vedere (ovviamente non lamentatevi se siete abituati a Pieraccioni, senza assolutamente nulla togliere ai suoi film, né a chi li guarda, e non vi piace).



Michela, 24 anni, Milano.




Non può lasciare indifferenti

(7/10) Voto 7di 10

Bel film. Probabilmente eccessivamente lento in qualche passaggio ed irritante in qualche altro, ma ottimamente girato ed interpretato. Preciso, duro, senza mezzi termini, ben definito ed inequivocabilmente pregno di malessere. Eccezionale il ruolo (e l'interpretazione) della protagonista frustrata e sado-masochista (Isabelle Huppert) e della madre (Annie Girardot), a sua volta opprimente e soffocante. Il profilo psicologico disturbato di Erika, la pianista, è magistralmente tracciato da una sceneggiatura che stupisce in realismo ed impatto emotivo. Un film che non può lasciare indifferenti o passare inosservato. Spoiler... Di tutto il film, il finale con i puntini di sospensione è l'unica scena che, per quanto "spigolosa" e trascendente, concede un minimo, flebile e pietoso dubbio circa una non totale (totalissima) degenerazione.



Beefheart, 33 anni, Novara.




la nevrosi...chi non capisce non apprezza

(10/10) Voto 10di 10

...in questo film come in molti altri. E' uno di quei film che se non capito può solo che lasciare perplessi e scioccati. Perchè ha scene dure e crude, che paiono insensate. Invece tutto ha un senso...ma nella malattia. Ed il film è bellissimo. Da vedere. Per palati fini, però.



Giorgia, 27 anni, Padova.




capolavoro?

(1/10) Voto 1di 10

Mi trovo perfettamente d'accordo con Paolo: anch'io non ho fatto altro che ridere dall'inizio alla fine di questo grottesco film. Capolavoro? ma per piacere! si critica tanto hollywood per i suoi film commerciali e poi si osannano film del genere. bisognerebbe avere un pò di buon senso. Comunque il momento più bello del film è quando in alcune scene si vede sbucare la 'giraffa' sopra le teste degli attori. complimenti alla regia!!!!!



Ghedo, 24 anni, Urbino.





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