Intendiamoci....Eastwood è sempre bravo e pure la Adams fa la sua parte (non posso dire lo stesso di Timberlake), ma è proprio la storia che rappresenta lo stereotipo americano, tutto baseball, carriera e whiskey bevuto direttamente dalla bottiglia. La solita storiella melensa a lieto fine insomma che raggiunge a fatica la sufficienza.
Secondo me la critica di Film up è azzeccatissima; una storia lineare, semplice, senza sussulti, i buoni da una parte e i cattivi dall'altra, il lieto fine preventivabile ecc. Però non può non soddifare il pubblico in sala. Gli attori sono fantastici. Che dire di Clint? Da giovane si diceva che avesse due espressioni: col cappello e senza cappello. Oggi è ancora così, il suo volto è diventato una maschera di rughe, un'intesità nello sguardo che riesce a forare lo schermo, un vecchio che recita a fare il vecchio, secondo me è fantastico. La Adams, oltre ad essere una fetta di torta con tre dita di panna sopra, migliora ad ogni interpretazione. Bella e brava, che si vuole di più. La fidanzatina d'America e il papà di tutti, una bella accoppiata. Poi c'è Timberlake, faccia onesta ma un po' da carognetta che piace tanto alle ragazze, forse il suo è il ruolo più facile e lui lo interpreta senza sbavature. L'ambientazione è illustrativa della periferia americana, motel, baretti col biliardo, musica. Io ci sono stato tanti anni fa ed era così, penso sia ancora così, forse oggi si fuma di meno anche li. Insomma un bel film, senza parolacce, fiumi di sangue, eserciti di mostri alieni e occhialini tridimensionali. Clint non ha ancora tradito.
Storia semplice del recupero del rapporto tra padre e figlia con il baseball in sottofondo...Clint eastwood sempre impeccabile.
Bella la scena in cui lui ricorda un episodio del passato con la piccola figlia e lo si rivede giovane con una frame probabilmente preso dall'Ispettore Callaghan.
Film godibile senza troppe pretese...secondo me da vedere