FilmUP.com > Opinioni > Monsieur Lazhar
HomePage | Elenco alfabetico | Top 100 - La Classifica | Scrivi la tua Opinione


Monsieur Lazhar

Opinioni presenti: 5
Media Voto: Media Voto: 6.5 (6.5/10)

Scrivi la tua opinione su questo film


Altre risorse sul film:
Trailer, Scheda, Recensione, Opinioni, Soundtrack, Speciale.

Ordina le opinioni per: Data | Voto | Età | Città

Attenzione: nei testi delle opinioni, potresti trovare parti rivelatorie del film.



Mi piacque

(9/10) Voto 9di 10

Questo per me è un Film da vedere,la Regia ha saputo trattare argomenti "difficili" come l'imigrazione il suicidio e l'iserimento sociale in modo delicato, mai sopra o sotto le righe ma in modo lineare ,ottima interpretazione del protagonista e di tutti gli altri attori compreso i bambini. Uno dei pochi film che ultimamente sono stato felice di avere visto,poi si sa!!! non è bello ciò che è bello ma ciò che piace,e a me mi piacque.



odocarlo, 50 anni, Castiglione dei Pepoli (BO).




Tra regolamenti e buon senso

(8/10) Voto 8di 10

Siamo a Montreal (Canada). In una scuola elementare una maestra si toglie la vita impiccandosi in classe durante l’intervallo. Due dei suoi allievi che l’hanno vista morta, sono per vie diverse i più toccati dall’evento terribile, ma tutti i ragazzi sentono quella lacerazione entrare con violenza nella loro vita normale e ciascuno cerca, a modo suo, di reagire. In questa situazione deve calarsi il nuovo insegnante, un immigrato algerino che, presentando alla preside un falso curricolo, viene scelto come supplente per ricoprire il posto vacante. In realtà non ha mai insegnato (lo scopriremo via via) e affronta il suo compito con semplicità, facendo appello ai propri ricordi di scuola: il dettato, le regole grammaticali, le letture classiche di autori poco noti agli undicenni. Si presenta come una persona un po’ fuori moda ma di grande dignità e desideroso di capire; lentamente egli diventa quel punto di riferimento di cui si ha bisogno nella crescita, con le sue tempeste e contraddizioni. Quando si verrà a conoscere la sua identità autentica, la classe sarà costretta di nuovo a difendersi da un altro distacco, ma lo farà più cresciuta e consapevole dell’esistenza della morte e del dolore. Perché questo film di Philippe Falardeau parla di situazioni e fatti “grandi”, ma lo fa sommessamente, con poesia, tenerezza e toni delicati. Anche la perdita degli affetti del falso insegnante (moglie e figli periti in un incendio appiccato dagli estremisti islamici alla sua casa) si capisce da particolari poco a poco raccontati. La mentalità corretta ma fredda dei genitori, l’indifferenza sostanziale dei colleghi, la convinzione che a scuola si parla d’altro e non di vita o di morte, l’eccessiva importanza data allo psicologo come aiuto ai ragazzi, la posizione ambigua della dirigenza sempre in bilico tra regolamenti e buon senso. Tutto questo monsieur Lazhar lo rovescia guardando le cose da un punto di vista diverso, quello dell’immigrato che non sa neanche se otterrà il riconoscimento del suo status di rifugiato politico. Egli si offre così com’è, con la sua sensibilità, senza ricette precostituite. Lontano da gesti plateali, con piccoli interventi al momento giusto, egli riesce a districarsi in quel mix delicatissimo di sensi di colpa, speranze, riflessioni e confuso dolore che gli allievi avvertono senza trovare il modo per esprimersi. L’abbraccio finale tra il “maestro” e la sua allieva più matura rompe il tabù del contatto fisico, vietato nelle scuole per evitare atteggiamenti pedofili, e riporta l’essere umano a comunicare in quel modo caldo e istintivo. La sofferenza personale forse lo rende più e forte nell’affrontare quella altrui, al di là di inutili tecnicismi. Avremmo solo desiderato eliminare qualche momento di melensaggine che può offuscare il sapiente rigore del tutto. Naturale ed elegante l’interpretazione di Fellag e bersaglio centrato anche per i piccoli interpreti.



olga di comite, 67 anni, perugia (PG).




Ha da insegnare

(7/10) Voto 7di 10

Non un capolavoro, ma ha comunque qualcosa da insegnare, e riesce a toccare diversi temi, su tutti quello della morte che ha sconvolto un'intera classe e su cui si basa la trama. Molto buona la recitazione dei bambini. 7.5



Graziano, 29 anni, Cassano d'Adda (MI).




Monsieur Lazhar è un pezzo da teatro

(5/10) Voto 5di 10

Il film non tratta un brutto soggetto, però secondo me non è stato adattato bene al grande schermo ma è rimasto un pezzo teatrale. Alla fine si rimane con l'amaro in bocca non si capisce come va a finire. Comunque rimane un film da guardare senza farsi coinvolgere troppo.



Carmine, 48 anni, Milano (mi).




Troppo doloroso per i depressi

(3/10) Voto 3di 10

Ho apprezzato molto la sensibilità e la levità di M. Lazhar, però ritengo che il film per i suoi contenuti tragici non sia adatto ai depressi. Non incoraggia molto l'atteggiamento e la decisione definitiva della maestra che ha un effetto devastante sui suoi alunni.



M. Alessandra Agostini, 59 anni, Sondrio (SO).





Sfoglia indietro   pagina 1 di 1   Sfoglia avanti

Scrivi la tua opinione su questo film


FilmUP
Trailer, Scheda, Recensione, Opinioni, Soundtrack, Speciale.



Ricerca Opinioni
Elenco alfabetico:    0-9|A|B|C|D|E|F|G|H|I|J|K|L|M|N|O|P|Q|R|S|T|U|V|W|X|Y|Z

Cerca:     Titolo film     

I FILM OGGI IN PROGRAMMAZIONE:
In evidenza - Dal mondo del Cinema e della Televisione.

Il video del momento
Attenzione!
Per poter vedere questo video hai bisogno di Flash, se devi installarlo segui il link:

Installa Flash
(it) per I limoni d'inverno (2023), un film di Caterina Carone con Christian De Sica, Teresa Saponangelo, Francesco Bruni.

Tra i nuovi video:
Cerca CINEMA
Film:
Città:
 
Provincia:

I film al cinema nelle sale di: Roma, Milano, Torino, Napoli, Palermo, Bari, Genova, Firenze Bologna, Cagliari, tutte le altre città...
Oggi in TV
Canale:
Orario:
 
Genere:
Box Office



© 1999-2020 FilmUP.com S.r.l. Tutti i diritti riservati
FilmUP.com S.r.l. non è responsabile ad alcun titolo dei contenuti dei siti linkati, pubblicati o recensiti.
Testata giornalistica registrata al Tribunale di Cagliari n.30 del 12/09/2001.
Le nostre Newsletter
Seguici su: