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Halloween - La notte delle streghe

Opinioni presenti: 96
Media Voto: Media Voto: 8 (8/10)

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Non siamo più nel Medioevo ..... o forse no!

(2/10) Voto 2di 10

Non credo nelle streghe e nel cosiddetto sovrannaturale, più in genere. Tuttavia ho visto film che sanno descriverlo in modo così profondo e coinvolgente che alla fine stavo quasi per crederci anch'io. Beh, questo Alloween non è sicuramente uno di quelli, anzi. Non conosco le idee del regista, ma mi è venuto il dubbio che abbia deliberatamente voluto mettere in ridicolo le credenze medioevali del mito di Halloween nei molti modi già ricordati dai denigratori del film. Le vittime dello "strego" sono tanto insulse che sei quasi contento quando le fa fuori, una liberazione! Il medico, interpretato da un attore che ho sempre ammirato in tutti i ruoli, sembra, lui si, uno zombie che si aggira rincretinito in preda a un terrore che, se scusabile in persone povere di spirito, non è comprensibile in un uomo di scienza, quale un dottore dovrebbe essere.



Arnaldo Colombo, 72 anni, Bergamo (BG).




Uno dei capolavori del cinema

(10/10) Voto 10di 10

Probabilmente molti di quelli che criticano questo film nemmeno l'hanno visto, come ad esempio chi ha scritto che "è la storia di un ragazzo che, vivendo in una famiglia difficile, ad un certo punto decide di sterminarla": ma dove, come, quando??? Nel remake di Rob Zombie è così, ma nell'originale di Carpenter nulla si dice in proposito! Altri invece continuano a chiedersi: "ma che stupida J.L.Curtis, perché non finisce il killer? perché lascia cadere il coltello? perché non scappa?" e altre amenità del genere. La risposta a tutte queste oziose domande la diede già John Ford parecchi anni fa, a chi gli chiedeva perché i cow-boy inseguiti dagli indiani non sparassero ai cavalli: perché, disse Ford, se sparassero ai cavalli, finirebbe il film. Signori, stiamo parlando di cinema. E' quindi necessaria quella che Stephen King definisce una "sospensione dell'incredulità". E' cinema, e nel caso di Halloween (solo l'originale, please), si tratta di cinema con la maiuscola. Carpenter, con pochi soldi e in pochissimo tempo, ha realizzato una delle opere destinate a restare nella storia cinematografica, più imitate e più citate; ha creato una figura entrata nella leggenda e nell'immaginario collettivo (Michael Myers); ha reinventato l'horror, e in generale il modo di fare cinema. Giù il cappello, e basta. Quanto agli innumerevoli seguiti, meglio lasciarli perdere; l'unico vero sequel e remake, degno dell'originale, è Scream. E chiunque dica che Scream non è né un sequel né un remake di Halloween, non ha capito nessuno dei due film.



Stefano, 39 anni, Milano (MI).




orrendo...più che horror!

(1/10) Voto 1di 10

Non capisco come possa essere piaciuto ad alcuni questo film. Io l'ho trovato noioso, senza alcuna trama e senza alcuna suspense. La storia è quella di un ragazzo che, vivendo in una famiglia difficile, ad un certo punto decide di sterminarla. Quindi lo mettono in manicomio. Ad un certo punto scappa...e da qui in poi inizia ad uccidere chiunque gli capiti a tiro. Non lo consiglio neanche al mio miglior nemico!



Franco, 34 anni, Bari (BA).




Brrrrrr

(10/10) Voto 10di 10

Questi sono i thriller-horror degni di gente con un'intelligenza propria..... capostipite!!!!!



Verbal, 31 anni, Varese (VA).




L'inizio della fine del cinema horror americano

(8/10) Voto 8di 10

Carpenter sa di certo come spaventare il proprio pubblico e con “Halloween” offre allo spettatore un’ora e mezza di tensione in continua crescita, dalla parte iniziale in cui Michael Myers studia le proprie vittime ed i luoghi del delitti sino all’inesorabile massacro finale. Il tutto senza gli inutili cospargimenti di sangue cui i psuedo films di paura dell’ultimo ventennio ci hanno abituati. Il bellissimo film di Carpenter ha, però, un grande (ma incolpevole) demerito: quello di avere dato inizio alla decadenza del cinema horror americano, offrendo ai registi videoclippettari che lo hanno seguito gli spunti per la creazione del nuovo, insulso, sottogenere dello slasher-movie. “Halloween”, purtroppo, contiene tutti quegli elementi che hanno caratterizzato gli horrors degli anni ’80 e ’90: killers (la cui identità è nota fin dall’inizio delle pellicole) che, dotati di forza sovraumana e del dono della immortalità, sono privi di qualsivoglia raziocinio; vittime che, in piena prurigine erotica adolescenziale, riescono ad essere ancor meno intelligenti del loro tardo assassino facendo a gara di chi si fa uccidere più stupidamente; protagonista che, nonostante abbia già sperimentato l’immortalità del maniaco che le dà la caccia, ogni volta che lo stende si dimentica sempre di non lasciare nei pressi oggetti ben affilati come coltellacci da cucina e di abbandonare alla svelta il luogo il cui il corpo dell’assassino giace apparentemente esanime. Non a caso “Halloween” è il film più citato in “Scream”, la pellicola che mette lucidamente alla berlina i difetti degli slasher-movies. Se, durante la visione del film di Carpenter, terrete a mente le tre regole per sopravvivere in un film dell’orrore recitate nella pellicola di Craven - 1) mai fare sesso; 2) mai drogarsi od ubriacarsi; 3) mai dire torno subito – saprete in anticipo chi scamperà alla furia omicida di Michael Myers.



Alessandro, 30 anni, Peschiera Borromeo (MI).





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