In una notte sul lago Crisci si consuma un delitto atroce a suon di tango. Seguiranno diversi omicidi tra personaggi oscuri dalla forte carica splatter.
Quello che traspare dal triller di Salvatore Metastasio, regista lucano, è l'interesse per la fotografia, molto bella, per il dettaglio, per la luce.
Il montaggio risulta essere lento in alcuni tratti, con dialoghi spesso fissi e con un triplice finale interessante ma poco pratico. Segnali positivi sono per Francesco Castiglione con una immagine cine-televisiva da non trascurare per il futuro; Max Amato pacato, sornione, attento ad una gestualità ricca di sfumature; Diego Bottiglieri, dal look anni '70, caratterista del personaggio anche se troppo accentuato nelle posture. Per i volti femminili degni di attenzione Giulia Morganti e Valentina Donazzolo, veritiere nei loro personaggi.
Il film si caratterizza comunque per una raffinata colonna sonora del musicista Francesco Perri che dal tango "leite motive" della pellicola, passa alla lirica con i rimandi a Vincenzo Bellini, dalla musica sinfonica a certa sonorità pesanti di Hard rock.