In questo film salvi è meraviglioso(come sempre)gli volevo fare i complimenti o visto tutti i suoi film e questo è il migliore
non vedo l'ora di vedere i prossimi
Un buon film, voluto ,cercato, incoraggiato da un Salvi mai così reale. A volte si preferisce la pellicola americana perchè c'è il nome di richiamo, anche se si tratta di un prodotto di second'ordine a scapito di prodotti onesti come questo. Un Richard Gere o un Kevin Costner visti ultimamente non valgono un Salvi da rivalutare, aiutato da un ottimo cast in una storia già vista ma non meno attuale: la consapevolezza di un'inevitabile sconfitta unita alla voglia di crederci ancora una volta.
Anche se avviene sempre più raramente, a volte mi piace fermarmi un attimo prima di giudicare le immagini che mi passano davanti.Quando esco da un cinema,trovo piacevole prenderne le distanze pian piano, rientrare lentamente a contatto con le luci della città dove all'improvviso faccio capolino, prolungare ancora qualche secondo dopo la fine l'atmosfera del film appena terminato.Ci sono film la cui atmosfera è così avvolgente che ci vogliono magari ore per scrollarseli di dosso.Altri invece non ci colpiscono, e la loro atmosfera ci scivola di dosso in pochi attimi.Sicuramente "LaRentrèe" non appartiene a questi ultimi. Piacerà o non piacerà, l'atmosfera in cui ci cala il film di Franco Angeli è viva,palpabile. Merito di un probabilmente sapiente uso delle luci, di una fotografia azzeccata, di attori notevoli.(Credibile Francesco Salvi in versione drammatica, non me lo sarei aspettato! W il vecchio Gazzolo! Bella e commovente l'interpretazione di Lidia Bonifazi, speriamo di rivederla presto sugli schermi!). Entrando l'altra sera al cinema, non ero in realtà molto attratto da questo film. "La storia del pugile sconfitto che ci riprova." Non proprio un inedito. Tuttavia, sta volta ho fronteggiato anche i pre-giudizi e sono entrato. Non mi sono pentito di tale scelta.Certo, non sono un crtico d'arte ma un semplice spettatore. Come tale, rivendico un diritto a cui pochi ricorrono : nello scrivere questa "opinione", rimango in dubbio se dire che il film mi sia o meno piaciuto. Anzi: se gli esercenti del cinema sottocasa saranno così gentili da tenerlo fuori ancora un pò, tornerò a vederlo. Allora però, a dubbio risolto, terrò il mio giudizio definitivo solo per me. Nel frattempo, chissà che io non abbia scatenato un pò di curiosità anche in qualche altro spettatore/ice.Lascio volentieri a lui/lei la parola:di più, aspetterò il suo giudizio! Paolo