Evviva Kubrick, Almodovar e tutti i registi che sanno raccontare qualcosa in maniera originale non annoiando, non avendo la pretesa di voler essere per forza alternativi, scadendo invece nel noioso (in questo caso all'inverosimile...) e nel cosiddetto "film minestrone" che solo perché ha un parvenza di "film d'essai" non è in realtà un film d'essai bensì una scadente pellicola che diventa perfino difficile da seguire talmente annoia, annoia e ancora annoia. Credo sia uno dei film più brutti che mi sia capitato di vedere negli ultimi dieci anni. Assenza di dialoghi, interminabili scene che non trasmettono altro che tedio. Voto 2, solo perché la fotografia è curata, il resto è assolutamente da dimenticare.
Un film dove arte, cinema, pittura e letteratura sono solo la base sulla quale fondare una ben più elevata riflessione. La visione di questo film rende lo spettatore consapevole delle infinite possibilità che ha in sé il cinema, avendo la percezione che se posti di fronte a un dipinto questo improvvisamente riesca a prendere vita. Siamo nel 1564 e il pittore Pieter Bruegel è intento a dipingere La salita al Calvario, nel quale riproduce la Passione di Cristo ambientando la scena nelle Fiandre del XVI secolo, sconvolte dalla brutale occupazione spagnola. Siamo immediatamente “trascinati” dentro il quadro, e accompagnati dal pittore, intraprendiamo questo meraviglioso viaggio alla scoperta di tutti gli elementi e personaggi che ne fanno parte: la famiglia di un mugnaio, due giovani amanti, un viandante, un’eretica, la gente del villaggio e i minacciosi cavalieri dell’Inquisizione spagnola. Assistiamo inermi alle turbolente vicende che accompagnano ognuno di loro, lasciandoci guidare verso quel Golgota nel quale viene crocifisso un uomo e con lui la pace. Sullo sfondo un paesaggio suggestivo, quello delle Fiandre...La religione è indubbiamente solo un pretesto, la riflessione che fa Majewski è sulle potenzialità del racconto degli eventi, sulla filosofia, la storia, l’arte e la letteratura delle opere di Bruegel, sulla loro capacità di impreziosire l’esperienza di chi le guarda con la suggestione...