Bello. Per chi ama Edgar Allan Poe non può che trovare la trama come uno dei suoi racconti. E la sua controparate malvagia e distorta alla fine la ritroviamo nell'omicida seriale. Ottimo film a mio avviso. da vedere. ovvio sempre per chi ama il macabro e l'indefinito. Da vedere.
ero già stato rapito dal trailer, e per fortuna il film non ha per niente deluso. Anzi, bellissimo, bravi attori, ottima trama, malinconica la fine ma proprio per questo non banale.
Siamo di fronte ad un thriller ambientato nel 1849 sulla base di forti suggestioni letterarie. Penso sia indispensabile inquadrare il contesto storico e magari ricordare, per riportarlo alle nostre conoscenze, che è più o meno quello del nostro Alessandro Manzoni e dei suoi "Promessi sposi"! Con queste premesse, e con il non lieve impegno di gestire un protagonista ingombrante come Edgar Allan Poe,lo scopo mi pare raggiunto: il film è avvincente, credibile, non annoia e non ha cali di tensione.
La ricostruzione storica è particolarmente accurata, cosa che non si può dire di altri film baciati da una critica più benevola, come ad esempio "Shakespeare in love", che contiene almeno un paio di terribili ucronie e dialoghi decisamente troppo moderni per l'ambientazione.
L'interpretazione di John Cusack e il doppiaggio sono all'altezza, anche considerando che Poe fu senz'altro il padre del thriller moderno, ma fu anche poeta fin troppo ispirato (tanto da meritarsi l'appellativo di jingle-man!) e giornalista autore di vari articoli satirici: è più che plausibile che nel modo di esprimersi abbia alternato una certa esaltazione all'ironia. Che fosse poi un personaggio un po' stralunato, è confermato dalle testimonianze dei contemporaeni e persino da certe foto.
Nella sua poesia più celebre, "The raven" appunto, c'è molto di lui e del suo modo di fare letteratura, quindi dire che i corvi non c'entrano nulla con la trama vuol dire non conoscere il personaggio di cui si parla.
Secondo me la ricostruzione degli sceneggiatori del film degli ultimi giorni di Poe, tuttora avvolti nel mistero, è valida e verosimile, affascinante anche se in un contesto gotico, forse un po' lontano dalla nostra mentalità. Ma non poteva essere diversamente.
L'unica critica che mi sento di muovere al film è che avrebbe potuto arrivare al finale con un po' più di suspense, magari con un colpo di scena, del quale forse si sente la mancanza. Ma The raven mi ha fatto passare due ore veramente piacevoli e con i prodotti che ci sono in giro attualmetne non è poco.
Certo, i primi 5 minuti mi stavano annoiando e se il film fosse continuato tutto il tempo così mi avrebbe fatto schifo..ma poi inizia la storia, prende il ritmo, e procede in un buona trama abbastanza avvincente e un finale triste ma poi degno. Certo, il colpevole lo si può intuire ma la storia non è chiusa.
Non capisco perchè la gente giudica bello un film solo perchè c'è qualche battuta che fa ridere, è completamente movimentato e pieno d'azione.
Un film è bello per un buon regista (ed è abbastanza bravo), bei paesaggi, e qui sono gotici..cosa che io adoro, belle sceneggiature, qui sono normali, qualche effetto speciale, qualcuno c'è e sono buoni, dei bravi attori tipo il detective Fields, qui interpretato da un attore forte e determinato che sembra quasi Matt Damon e soprattutto John Cusack, perfetto nel ruolo dello scrittore maledetto, ed è la seconda volta (anche in 1408) attore che io adoro. Il punto in più è per lui. Ho visto di meglio, ma anche di molto peggio, tipo "The village".
Per cui gente, cercate di non accanirvi contro film anche se non li avete mai visti.