Premessa: odio la comicità volgare, al limite ammetto quella marcatamente demenziale in stile Sacha Baron Coen. Detesto i cinepanettoni, i film di Boldi e tutte le altre scemenze consimili.Non odiatemi ma detesto anche Alberto Sordi.
Quindi un film che tratta un argomento un po' "pruriginoso" in maniera così leggera e fresca non poteva non piacermi. Però mi ha fatto solo sorridere. Non ridere. proprio la stessa impressione che mi aveva lasciato "Grasso e Grosso matrimonio greco". non mi sono contorto e sganasciato. ho solo sorriso. forse il difetto è proprio li.strepitosi i personaggi. La ricostruzione della Londra vittoriana di Dickens è però trita e ritrita,per quanto veritiera. speravo meglio............
Film godibilissimo. Bella loa sceneggiatura, bella la fotografia, ottima l'interpretazione e curioso il racconto dell'invenzione più conosciuta ed usata al mondo.
Le figure di spicco, oltre al giovane medico che rivede le sue posizioni, sono quelle della figlia progressista e femminista del medico e del inventore, progressista a sua volta, interpretato da uno splendido Rupert Everett.
Proprio bello.
Un gran bel film, una commedia garbata all'inglese ma anche un bello spaccato della Londra vittoriana che illustra la società inglese di fine '800 molto bene.
Mi ha fatto ridere per tutto il tempo, e pensare anche dopo la fine.
Chi lo sapeva prima di avere visto questo film da cosa derivasse la parola isterectomia?
grazie al film avrò la possibilità di scoprire la nascita di uno strumento cosi moderno ma allo stesso tempo cosi straordinariamente storico...una sconfitta per noi maschietti....
Un bel film, simpatico e non volgare, sull'invezione di questo attrezzo, nato per curare l'isteria femminile.
Una commedia riuscita, bravi gli attori, belle ambientazioni, forse un po' troppo moderno ed emancipato il personaggio della Gyllenhall.
Comunque merita un otto, segno nove perchè le due opinioni precedenti sono senza senso...
Interessanti i titoli di coda!
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(7/10)
