Se non altro a questo film va il plauso di aver utilizzato un'idea originale. Lo sviluppo della storia invece non ha fatto molta presa, anche la recitazione dei protagonisti risulta un pò sottotono. Peccato, un'occasione mancata. Godibile nel complesso, ma non sarà mai un must nel suo genere.
niccol torna a dirigere uno sci-fi dopo il capolavoro gattaca (segnalo anche il buon drammatico/thriller lord of war) e, purtroppo, il risultato non è lo stesso; dico purtroppo perchè solo l'idea di base di questo "in time" meriterebbe le 10 stelle di filmup ed è forse migliore di quella della società di gattaca perchè tocca un qualcosa di troppo importante: il tempo; tuttavia lo sviluppo della trama e qualche altro elemento non sono all'altezza e quindi da un autentica perla del genere che avrebbe tranquillamente oscurato roba come "avatar" (per carità, bello, ma porta poche novità) si è passati ad un ottimo film però deficitario in alcuni punti; analizzandolo si nota la mano di niccol e le analogie con gattaca sono parecchie: validi/non validi e "ricchi"/"poveri" di tempo, un'indagine sul protagonista innocente a seguito di una morte, l'occasione del protagonista (in un caso assume l'identità di un individuo valido, nell'altro riceve un dono che lo introduce nella parte ricca della società) e, soprattutto, la scena in mare di notte, anche se le situazioni sono diverse (memorabile la sfida a nuoto in gattaca); nonostante le similitudini, in time non sfrutta tutto l'enorme potenziale e tra le cause vedo in primis un cast non all'altezza (incluso il discreto murphy: un attore più carismatico e con caratteristiche da "cattivo" non avrebbe fatto male) dove anche timberlake, malgrado un evidente impegno, non convince; insomma, c'era bisogno di attori con la A maiuscola; in secondo luogo la trama si concentra troppo sul lato dell'azione e perde di vista il tema sociale/filosofico, indiscutibile cavallo di battaglia della pellicola, per non parlare dell'affrettato finale; in ultimo, un insieme di dettagli che avrebbero potuto realizzare meglio come la seyfried che corre sempre con i tacchi e il guardiano del tempo che, secondo me, non avrebbe dovuto avere il "timer vita" o perlomeno il modo in cui lascia la scena avrebbe potuto essere più convincente (per es. farlo morire in un inseguimento o in una sparatoria... invece non si rende conto del poco tempo disponibile, peraltro girando in macchine che ricaricano i timer); ma questi ultimi in fondo sono dettagli, mentre il cast inadeguato e lo sviluppo superficiale della trama sono elementi pesanti; nonostante ciò, va detto che il film apre a molte riflessioni e immaginazioni: se un domani al posto di lottare e fare la guerra per soldi, potere e risorse energetiche si lottasse per il tempo? e poi il vivere alla giornata in senso letterale del protagonista mette in luce come l'odierna vita frenetica talvolta ci faccia dimenticare l'importanza del tempo e degli attimi; per concludere, l'idea vale 10 e forse pure più, il mio voto complessivo scende a 8 perchè è stato gettato via un potenziale capolavoro che nel suo genere avrebbe sbaragliato la concorrenza attuale senza grandi difficoltà
Un mix di generi cinematografici, danno vita ad un film molto coinvolgente e particolare. L'idea del regista, Andrew Niccol, di sostituire il denaro col tempo fa riferimento ad una società che si aggrappa all'importanza del capitale e quindi se sei povero non puoi fare altro che correre per "risparmiare" il tempo che ti rimane da vivere.
Se sei ricco puoi vivere per sempre, se sei povero se destinato a morire. La morte invece non spaventa affatto il protagonista Will Salas (Justine Timberlake), che indossa i vestiti di un moderno Robin Hood che vuole rubare il tempo ai ricchi per donarlo ai poveri del quartiere dove è nato. Non è solo un film di fantascienza, ma anche una stupenda storia d'amore, tra Will e Sylvia Weis (Amanda Seyfried), e un dramma vero e proprio, che con la morte cinematofrafiga e strappalacrime della madre (Olivia Wilde) del protagonista, colpisce dritto al cuore lo spettatore, che durante il film fa fatica a distrarsi.
Davvero un ottimo film, tratto da un'idea molto originale e basato su concetti che non si notano alle apparenze. Impeccabile anche l'inerpretazione dei protagonisti che non deludono affatto.
Inoltre un velo filosofico avvolge l'intera pellicola che vede appunto come moneta di scambio il tempo a disposizione,l'importanza della propria posizione economica e l'egoismo di ogni singolo individuo che punta all'imortalità e alla vita eterna. A mio parere la domanda da porsi allo scorrere dei titoli di coda è: secondo voi e' meglio aggiungere anni alla vita o la vita agli anni?
Film da perdere.
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(7/10)
