Se fossi nei panni delle tante star che hanno partecipato al film dimenticherei volutamente l'elencazione nei propi curricula la partecipazione al lavoro in questione
Dal cast mi aspettavo molto, davvero molto di piu'. Piacevole per le trovate che ci sono riguardo al piano per il furto, ma deludente per tutto il resto della storia.
Gli attori vengono "utilizzati" al minimo delle possibilita'.
Peccato, l'idea era bella!
"Il banco vince sempre. Se giochi a lungo e non cambi mai la posta il banco ti frega ….. a meno che quando si presenta la mano giusta non scommetti il massimo e te lo porti via tu …il banco!" E' questo quello che dice Danny all'amico Rusty per convincerlo a partecipare al colpo. Danny sa di aver ideato un piano pazzesco ma è anche convinto che con le persone giuste accanto a sé la cosa è più che fattibile. Steven Soderbergh nel remake del celeberrimo film "Colpo grosso" (1960) interpretato dalla "Rat Pack" (la "Banda dei Sorci") composta da Frank Sinatra, Dean Martin, Sammy Davis Jr., Peter Lawford, ecc. ci mette il suo personalissimo stile e la sua straordinaria capacità di catalizzare l'attenzione dello spettatore attraverso le spettacolari riprese della città del Peccato (così Danny definisce Las Vegas), i ritmi frenetici sostenuti da una adeguata colonna sonora ed un cast stellare. Fra tutti gli attori emergono soprattutto il "gatto" Clooney, sornione e romantico (ha dentro di sé tanta voglia di riconquistare l'ex moglie della quale è ancora innamorato) ma anche geniale, tanto da ideare un colpo così ingegnoso e la "volpe" Pitt, furbo ed intraprendente al punto giusto. Il Danny di Clooney è decisamente più "magnetico" di quello di Frank Sinatra. Bellissimo lo scambio di battute fra lui e Tess al ristorante:
Tess: "Tu sei un ladro e un bugiardo",
Danny: "Ho mentito solo quando ho detto di non essere un ladro. Ma adesso non lo faccio più" Tess: "Rubare?"
Danny: "Mentire"
Tess: "Ora sto con un uomo che non deve fare questo genere di distinzione"
Danny: "No, conosce bene tutte e due le cose".
Andy Garcia, qui per la prima volta in un ruolo "negativo" è terribilmente glaciale (cosa insolita per un cubano !!) ma assolutamente perfetto nella parte dell'antipatico di turno.
L'interpretazione di Julia Roberts invece è decisamente incolore, difficile per lei, unica donna del cast, emergere in mezzo a tanti uomini, al punto da far rimpiangere Angie Dickinson che in "Colpo grosso" interpretava il ruolo della moglie di Danny.
Questo è un film molto "tecnico" (affascinanti le spiegazioni relative alla realizzazione del colpo, così ben organizzato, quasi fantascientifico, sincronizzato in ogni piccolo dettaglio), senza dubbio più spettacolare del precedente ma anche meno credibile anche se il finale è decisamente migliore. Ci sono anche delle battute divertenti: come quella che Danny rivolge a Rusty "Ha chiamato Elton John, devi restituirgli la camicia!" oppure "Tess adesso sta con Benedict?" dice l'anziano Saul e conclude dicendo "Ma è troppo alta per lui !".
Insomma mai come in questo caso è fin troppo facile fare il tifo per i ladri, sono ladri gentiluomini che sfruttano le loro capacità per mettere a segno il colpo del secolo senza far del male al loro prossimo. Magari tutti i delinquenti fossero così ! "In questa città la fortuna può cambiare in un attimo" dice Danny ad un incredulo Benedict sul finale del film ed è proprio vero.
Sì, questo film mi ha convinto: Sodebergh era bravo, ha migliorato ancora e adesso è davvero superbo. Perfetto il ritmo, ideale il dialogo (mai troppo divertente, ma che si sa prendere in giro), impeccabile e senza sbavature tutti gli attori, tutti nessuno escluso e tutti allo stesso modo bravissimi.Intensa la scelta della luce, calda, corposa, finta, tanto da non farti mai capire dall'inquadratura chi è buono e chi è cattivo, chi dice la verità e chi mente. Insomma si passano due ore "divertenti" in tutti i sensi, certo non è un film di "glamour" (anzi lo prende in giro), non è un film "da ridere", non è un film "d'azione": una piacevole commedia di gran regia e di gran classe. Da vedere al cinema.
Eh, si'... gli Undici di Soderbergh hannp la freschezza truffaldina e spumeggiante delle commedie americane anni '50, ma la luce ironica e strafottente delle facce da schiaffi di Clooney e Pitt, proprio perche' innegabilmente targata nuovo millennio, brilla anzi scintilla di luce propria, nemmeno per un attimo offuscata dal ricordo degli illustri e indimenticati predecessori.Come dicono i francesi... CHAPEAU!