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War Horse

Opinioni presenti: 23
Media Voto: Media Voto: 7 (7/10)

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Deludente

(6/10) Voto 6di 10

Da tempo ho rinunciato a comprendere i meccanismi che portano alle nomination agli Oscar. In questo caso mi sembrano ancora più oscuri. Il film è retorico, sbilanciato e ampolloso. Un prodotto che potrebbe uscire dalle mani di una matricola con tanti (ma tanti) soldi, mezzi e professionisti del 3D a disposizione. La trama lascia spesso interdetti e sul finale l'incredulità e il "ma mi faccia il piacere!" prendono il sopravvento anche sul più volenteroso e indulgente degli spettatori. Tuttavia, qualunque film volto a trasmettere il rispetto e l'amore per gli animali va sempre e comunque apprezzato. In un'ottica di celebrazione del legame che ci dovrebbe sempre essere tra l'uomo e l'animale, l'obiettivo è pienamente raggiunto.



Roberta, 34 anni, Ancona (AN).




No

(6/10) Voto 6di 10

Ammettiamo che anche i grandi sbagliano. Punto. Questo film semplicemente non funziona. Forse un bambino apprezzerà questa favoletta, ma è una favoletta venuta male. Grande fotografia, ambientazioni, ecc. ecc.. non è brutto, ma.. sapere che è di Spielberg è quasi raccapricciante



riccardo, 30 anni, argelato (BO).




Bravo Steven !!!

(9/10) Voto 9di 10

Noto che in pochi hanno capito questo film compresa la critica.Non possiamo negare che abbia alcuni "difetti"evidenti. Tipo la narrazione che a volte risulta poco fluida o connessa ,alcune situazioni un po' forzate,alcune scene al limite della realtà e anche piuttosto scontate o banali. Tuttavia resta un film positivo per moltissimi aspetti. In particolare e' un film anomalo perché il protagonista del film non e' l'uomo ma l'animale. Le vicende vengono raccontate attraverso gli occhi del cavallo che e' il vero protagonista. Quindi e' normale,proprio come accade nella realtà,che alcuni personaggi chiave poi ad un tratto spariscano in quanto il cavallo cambia di proprietario.E quindi viene sfruttato in varie situazioni,dal lavoro della terra fino alla guerra. Comunque ho riscontrato nella sala piuttosto gremita un' ampia partecipazione degli spettatori e una grande commozione comune nel finale . Quindi giudizio nel complesso sicuramente positivo e grandi complimenti a Spielberg. Pellicola per tutta la famiglia e fortemente consigliata ...



Alberto, 30 anni, Bergamo.




Fatto con lo stampino. Con tutti i difetti del caso.

(2/10) Voto 2di 10

Salve a tutti! Scrivo in anticipo un'opinione su questo film, visto da poco in Inghilterra. Sono un grande ammiratore di Steven Spielberg, percio' ero pronto ad accogliere a braccia aperte il suo nuovo lavoro. Dopo averne visto il trailer, ero gia' preparato ad un film molto classico, debitore di storie alla John Ford, ma speravo che egli gli avesse donato una sensibilita' particolare che potesse toccare il cuore del pubblico in modo spontaneo come una volta, trovando un equilibrio tra spettacolarita' e racconto intimo (anche perche' bisogna ammettere che non era facile far immedesimare il pubblico nell'amicizia con un cavallo, lontano dalla nostra realta' quotidiana al contrario di un cane, per esempio, molto piu' espressivo). Invece, ho visto tutto il contrario: era la quint'essenza della superficialita' e della ruffianeria. Non posso negare che Peter Mullan, Emily Watson, Nials Arestrup (il nonno della bambina, il quale e' davvero toccante) e gli altri abbiano svolto un buon lavoro, ma tutti hanno uno spazio decisamente breve; nessuno ha un'effettiva importanza nella vicenda, nemmeno il protagonista "umano". Benche' si tratti di una storia corale, e' stata messa in scena solo una ridondante alternanza di comparse e di "portatori del cavallo" di cui ci si dimentica dopo pochi secondi che non li vedi piu', per come sono scritti (salvo, appunto, il gia' citato personaggio del nonno, che, infatti, ricompare in un episodio fondamentale). Inoltre, tutti soffrono di un'inconsistenza sconcertante degna di una soap-opera, che li appiattisce: c'e' il "solito" proprietario terriero perfido, la "solita" massaia scorbutica ma di buon cuore, il "solito" capofamiglia ubriacone e perdigiorno, il "solito" soldato senza macchia e patriota ecc., e non ci si spinge più in là di cosi'. A questo punto, rimaneva solo il cosiddetto fulcro del film, cioe' l'amicizia tra Albert e Joey. Ebbene, con mio rammarico questo tema portante non mi ha suscitato nessuna emozione ma solo distacco (premetto che piango ogni volta che rivedo "E.T.": la differenza si vede tutta) per via di una narrazione basata solo su stereotipi stravisti in altri film (quindi scontati e non coinvolgenti), per colpa della contro-parte umana Albert (una macchietta piatta, scritta superficialmente e irritante come poche), per i tempi sbagliati (i primi 30 minuti sono stati un mattone anziche' un'introduzione avvincente alla situazione) e, infine, a causa dell'elemento piu' grave e gia' citato: la ruffianeria. La musica e' molto ricattatoria in questo, facendo dei crescendo e delle esplosioni trionfali il piu' possibile, IMPLORANDOCI di commuoverci anche se in realta' non ce ne sarebbe bisogno perche' succede poco o proprio non c'e' l'input emotivo: un approccio poco sensibile e parecchio tronfio, ed e' stranissimo da parte dell'accoppiata spielberg/williams. Bella (anche se anonima) la parte visiva e tecnica, ma non basta di certo a farne una storia valida. Spero nel prossimo film, "Lincoln"!



Nick, 24 anni, Brighton (estero).




bello!

(9/10) Voto 9di 10

Film molto curato e ben narrato. Superlativa la scenografia, la fotografia e la colonna sonora. Emozionante e commuovente nel finale. Storia appassionante. Da vedere.



Marco, 29 anni, Cesano Maderno (MI).





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