Sono totalmente d'accordo con l'opinione di Sara da Milano. Copierei e incollerei la sua opinione tranne per il fatto che renderei onore a Fassbender, recita molto bene. Per il resto, vi prego, guardate Prendimi l'anima.
Film molto bello ma contemporaneamente molto pesante, cioè da non vedere se si è stanchi oppure non ci si vuole impegnare tanto. La trama è interessante i dialoghi tra i due dottori sono molto belli ma difficili da capire se non si conoscono bene i personaggi specialmente Freud.L'interpretazione dei personaggi è ottima da parte di tutti però il personaggio meglio interpretato è quello che si vede di meno cioè Otto Gross alias Vincent Cassel.
Voto 7,5 (8 per eccesso).
Non ho l'autorità nè le competenze per addentrarmi più di tanto nei contenuti della psicoanalisi, quindi parlo semplicemente del film. Sinceramente tutte queste critiche alla Knighlty non le capisco, io l'ho trovata assolutamente perfetta nella parte. Anche Freud e Jung sono stati interpretati magistralmente dai due attori, Michael Fassbender mi piace sempre moltissimo, anche se Jung avrebbe potuto essere rappresentato con tratti più decisi: in questo film rischia di sembrare un po' debole, specialmente nella gestione dei suoi rapporti personali. Bellissimi i dialoghi fra i due psichiatri.
Passo falso di Cronenberg. Anche se la nascita del famoso metodo serve più che altro da pretesto al maestro canadese per raccontare i sofisticati intrighi professionali ed amorosi del triangolo Freud-Jung-Spielrein, si ha come l'impressione che la sua artiglieria pesante non fosse la più adatta a metter piede nel campo minato della psiche umana. Le emozioni volano basse e ci si appassiona molto poco all'intreccio. Offrono tuttavia una discreta prova sia Mortensen che Fassbender mentre la Knightley è come sempre insopportabile. Il personaggio più vivo però lo interpreta, e bene, Vincent Cassel, un peccato esca di scena prematuramente. Dispiace stroncare un'opera di Cronenberg ma qui sembrano lontani anni luce non solo i tempi di "Videodrome" e "La zona morta" ma anche degli ultimi "A history of violence" e "La promessa dell'assassino". Speriamo in "Cosmopolis". Peccato!