FilmUP.com > Opinioni > Le onde del destino
HomePage | Elenco alfabetico | Top 100 - La Classifica | Scrivi la tua Opinione


Le onde del destino

Opinioni presenti: 22
Media Voto: Media Voto: 9 (9/10)

Scrivi la tua opinione su questo film


Altre risorse sul film:
Trailer, Scheda, Recensione, Opinioni, Soundtrack

Ordina le opinioni per: Data | Voto | Età | Città

Attenzione: nei testi delle opinioni, potresti trovare parti rivelatorie del film.



bello ma terribile

(7/10) Voto 7di 10

film danese che ha vinto il gran premio speciale della giuria a Cannes nel 1996. Non è un film leggero e non è un film allegro ma è sicuramente un film particolare ed ottimamente recitato. voto 7



Fabio, 37 anni, Gallarate (VA).




Gli occhi ridenti di Bess

(8/10) Voto 8di 10

Un film lungo e bello, che non si dimentica, specie per la grande interpretazione e gli occhi della protagonista. Il regista usa immagini sporche, che è facile criticare, ma che in fin dei conti non stonano con la storia: una commovente storia d’amore e di religione. Ma più che di religione direi di assurde credenze, di condizionamenti inaccettabili che purtroppo, forse non hanno solo persone con problemi mentali. Poi c’è il destino con le sue beffe e il suo scorrere al di là di tutte le convinzioni come il fiume sotto al ponte. C’è la paura e l’illusione di poterlo controllare facendo questa o quella cosa. C’è comunque la “bontà” e la dedizione di Bess, la speranza. C’è l’essere umano con le sue debolezze e grandezze, Dio, gli uomini giudici sulla terra che ammettono o escludono, l’amicizia e la cattiveria umana. C’è Bess che aspetta, che sa che dovrebbe essere paziente, un invito a fortificarsi, a non pretendere tutto e subito. C’è l’onda, in una bellissima inquadratura dall’alto, che la bagna mentre urla verso il mare tutto il suo dolore. Delle critche facili di sapientoni del cinema si può anche far a meno quando restano comunque significati ed emozioni che Lars Von Trier ha saputo comunicare.



Antonio dp, 35 anni, Sora.




Bello da star male

(10/10) Voto 10di 10

Ho visto questo film in videocassetta senza nessuna aspettativa particolare, senza saperne nulla se non chi fosse il regista. Dio che sorpresa! Sono rimasta inchiodata per due ore alla poltrona, sopraffatta dalla sua potenza. Comincia come un filmino amatoriale sul matrimonio di due fidanzatini qualunque e pian piano ti trascina in una vicenda allucinante, un delirio d'amore che fa star male, che ti dà la nausea... sensazione volutamente amplificata dal regista con l'uso insistito della telecamera mossa, la fotagrafia con luci violente, la colonna sonora hard rock. Fino alla catarsi finale, perfetta per quanto assurda e inaspettata. Onori a Lars von Trier: con registi come lui non c'è dubbio che il cinema abbia ancora tanto da dire.



Cinzia, 35 anni, Santarcangelo.




Il film più sopravvalutato degli ultimi anni...

(3/10) Voto 3di 10

A Roma non avevi scampo...non era possibile sfuggire alla pressione insostenibile del passaparola... Si trattava di un film che andava assolutamente visto, per mille e mille ragioni che, tuttavia, i vari imbonitori non stavano troppo a spiegare...insomma, era diventato un must, una trappola tipo "mai più senza" nella quale sono ovviamente caduto anch'io... Ora, a parte la magistrale interpretazione della Watson, di questo "capolavoro" non mi sento di salvare quasi nulla, essendo ancora alle prese con il mal di mare provocato dall'abuso della camera a mano che, sinceramente, saprà anche tanto di "artistico" ma che, alla lunga, diventa intollerabile. La spirale autodistruttiva nella quale si lascia affondare l'eroina (se così si può definire) vontrieriana è del tutto inspiegabile e tale rimane per tutta la durata del film, dal quale sono uscito ovviamente livido per la "sola" subita, oltre che basito per lo zavattiniano scampanio finale! E il primo che mi dice ancora di tornare a vedere un film del maestro Lars Von Trier...



Gaspard, 35 anni, Roma (RM).




le onde della vita

(9/10) Voto 9di 10

Lars Von Trier è certamente un genio, un genio spietato, duro e disincantato che tratta i suoi protagonisti con una ferocia che però somiglia tragicamente a quella che possiamo ritrovare nella vita. Lars Von Trier è anche un intellettuale che si interroga profondamente sul confine tra il bene e il male e la risposta non è così scontata come può sembrare:ha senso la nostra vita su questa terra o siamo prigionieri del caos assoluto? Meglio essere buoni o malvagi?Chi si sacrifica per gli altri viene premiato? Nel sondare questi dilemmi racconta le miserie dell'essere umano e le qualità più elevate che l'uomo sa tirar fuori nel momento della disperazione. E dunque quante qualità può possedere l'animo disperato di una povera stupida incompresa da tutti? Detto così "stupida" pare un brutto epiteto, ma riflettendo Lars predilige come protagoniste donne sfortunate(vedi dancer in the dark o gli idioti), considerate stupide da tutti, ma che in realtà hanno una grande sensibilità: fragili perchè incapaci di vivere secondo le consuetudini materiali, ma entusiaste e piene d'amore e coraggio. Il regista le sberleffa, le schernisce, le martirizza ma da quest'opera nasce la tensione della vicenda, la profondità dei sentimenti che fanno delle sue eroine dei personaggi vicini alla figura di Gesù Cristo. La dimensione religiosa è sempre presente, il regista è molto critico su questo argomento, non a caso la protagonista di questo film si fa forza (seppur nella sua malattia mentale)imitando la voce di un Dio severo che non esiste se non nella sua mente, e le campane alla fine hanno un chiaro intento ironico che stanno a significare l'inutile sacrificio della donna morta per amore di un uomo che l'ha solo usata per guarire...e che in amore non l'ha saputa eguagliare. In fondo questa è una denuncia contro la natura stessa a proposito della condizione femminile :la donna è chiamata a dare la vita e a dare amore e protezione in un mondo pieno di opportunisti e di egoisti... La chiesa in generale ci fa sempre una pessima figura, un sistema di valori lontano dalla verità delle cose che serve solo per imporre supremazie in questo caso degli uomini sulle donne, dei praticanti contro i peccatori ecc ecc Concludendo il film è spettacolare per ambientazione, per la freschezza della regia e per l'appassionata interpretazione di Emily Watson, senza di lei il film perderebbe molta della sua intensità : una grandissima prova di talento!



Alessandro, 32 anni, Cuneo (CN).





Sfoglia indietro   pagina 2 di 5   Sfoglia avanti

Scrivi la tua opinione su questo film


FilmUP
Trailer, Scheda, Recensione, Opinioni, Soundtrack



Ricerca Opinioni
Elenco alfabetico:    0-9|A|B|C|D|E|F|G|H|I|J|K|L|M|N|O|P|Q|R|S|T|U|V|W|X|Y|Z

Cerca:     Titolo film     

I FILM OGGI IN PROGRAMMAZIONE:
In evidenza - Dal mondo del Cinema e della Televisione.

Il video del momento
Attenzione!
Per poter vedere questo video hai bisogno di Flash, se devi installarlo segui il link:

Installa Flash
Trailer italiano (it) per Il cielo brucia (2023), un film di Christian Petzold con Thomas Schubert, Paula Beer, Langston Uibel.

Tra i nuovi video:
Cerca CINEMA
Film:
Città:
 
Provincia:

I film al cinema nelle sale di: Roma, Milano, Torino, Napoli, Palermo, Bari, Genova, Firenze Bologna, Cagliari, tutte le altre città...
Oggi in TV
Canale:
Orario:
 
Genere:
Box Office



© 1999-2020 FilmUP.com S.r.l. Tutti i diritti riservati
FilmUP.com S.r.l. non è responsabile ad alcun titolo dei contenuti dei siti linkati, pubblicati o recensiti.
Testata giornalistica registrata al Tribunale di Cagliari n.30 del 12/09/2001.
Le nostre Newsletter
Seguici su: