Nessuno ha un amore più grande di colui che dà la propria vita per la persona amata, Gv 15, 13.
C'è il sacrificio, la follia, il trasferimento vittimale, l'agnello sacrificale, l'AMORE.
Chi ama dona se stesso fino al gesto estremo, al di la` della logica.credere(la fede che sposta le montagne) nella potenza del proprio amore fino ad arrivare a guarire l'impossibile.
un cristo al femminile.
bellissimo!.
semplicemente indimenticabile!Non sono riuscita a distogliere lo sguardo dallo schermo nemmeno un secondo durante la trasmissione. Ha tutto il fascino che emana la follia allo stato puro.
Inizialmente mi era piaciuto. in effetti è molto suggestivo: gli stacchi con le canzoni anni settanata, l'ambientazione nelle ventose isole scozzesi, le domande sul senso dell'amore. poi ho osservato che, in generale, questo film è stato apprezzato dagli uomini e detestato dalle donne, penso che non sia difficile indovinarne il motivo. comunque, a distanza di anni me lo ricordo, sicuramente non è un film banale, ma discutibile sì. dopo aver visto "dancing in the dark" (che mi è piaciuto di più)mi sembra che van trier abbia proprio il chiodo fisso del sacrificio femminile.
Rammentando il giudizio di un noto critico, questo film ti mette un cappio al collo. E' una delle rappresentazioni più laceranti dell'amore e dei suoi estremi, ma allo stesso tempo racconta anche le devastazioni del bigottismo religioso. In questa prospettiva la protagonista è una sorta di martire paradossalmente laica, che riscrive i confini di ciò che è aldilà del bene e del male. Un film che rimane viva dentro a lungo.