Il film é coinvolgente emotivamente e profondo in ciò che racconta;certo non é un film per passare il tempo senza rifletter,anzi,ti porta fare considerazioni sul rapporto di coppia,l'essere madre,insomma ti fa pensare.cosa che forse non fa più piacere fare,soprattutto al cinema.ma si può dire che questo è un limite? Magari ce ne fossero tanti di film così,che generano discussioni,controversie e perchè no anche malessere.la critica che lo ha stroncato è delinquenziale e ipocrita,poichè col suo immotivato attacco anche offensivo,non ha fatto altro che nutrire quel sentimento di ignoranza e cafoneria che purtroppo sta obnubilando le menti nostre e purtroppo cosa assai più grave quelle dei nostri figli.mascalzoni che con i giornalisti di una volta purtroppo non hanno neanche la più lontana somiglianza.
Non capisco perchè ( e non è la prima volta che succede ) certi film li trasmettono x le multisale solo una settimana. Ma stiamo scherzando? Questo film x trama, per regia, per la bravura dei protagonisti ( la Pandolfi oltre che bella qui è da oscar)va visto e rivisto, e non solo dalle donne ma pure dagli uomini, soprattutto quelli che credono che " fare " un figlio " sia un compito esclusivamente femminile. Ma dai....poi tenete x tre settimane delle stronzate incredibili solo xkè fanno cassa. Ma pensate che gli italiani siano degli imbecilli? Voto 10, e andate a vederlo che ne val la pena, poi magari eviterete certi matrimoni a Parigi. Forse....
"L'alpina" Macugnaga teatro indovinato con una Pandolfi magistrale e un Timi leggermente sacrificato ma comunque efficace nella sua essenzialità verbale.Regge fisicamente ed esteticamente la parte e convince. Drammatico,onirico strizza l'occhio al thriller.
Brava Comencini!Da non perdere.
Davide
Premesso che non ho letto il romanzo da cui è tratto il film, forse prprio per questo motivo posso essere più obiettivo non potendo fare il pargone con il testo scritto.
Il film è molto toccante, una storia mai banale, dialoghi possibili e non scontati, ed un'ambientazione unica come quella del Monte Rosa.
Non è un film per tutti; occorre avere della sensibilità, sia per raccontare certe storie di vita(regista), sia per saperle ascoltare(spettatore);
su una cosa, però, è bene essere chiari: si può non voler ascolatare la storia perchè o non si ha voglia, o perchè essa ci spaventa oppure perchè non si ha la necessaria sensibilità per riuscire a comprenderla, ma ridere(mi riferisco ai critici di venezia 2011), questo mai. E' scortese e di cattivo gusto.
Quanto alla censura...francamente non sono d'accordo.
Ho letto il libro ed è un romanzo che consiglio davvero a tutti. D'altronde gli 8 minuti di applausi dopo la proiezione a Venezia sono un buon inizio....