Un capolavoro, un film che fa riflettere per la densa simbologia ma straordinario anche esteticamente per la magnifica fotografia e per le musiche.
A proposito dei simboli, One eye è una figura allegorica, che esprime tutta una serie di significati: incarna l'energia vitale primordiale, che è cieca (non razionale) e muta (perché è pura azione e precede il linguaggio). One eye rappresenta anche un tramite tra la terra e l'aldilà, e traghetta gli uomini verso l'inferno come il mitico Caronte (ricordiamo le visioni di uno sconfinato mare di sangue). La Terra Santa infatti è mera illusione e si rivela presto per quello che veramente è, un inferno appunto, le religioni sono false credenze. E' interessante anche notare come nella nuova terra. Il ragazzo, rappresenta invece la purezza, il candore, la speranza, la redenzione ed è l'alter ego di one eye. Anche l'acqua ha un significato e rimanda all'energia vitale primordiale.
Guardare un filmato di una popo' che sta in mezzo ad una strada dove l'unica nota di movimento e' da un'auto che gli passa accanto e guardare questo film e' la stessa cosa.
Valhalla Rising la celebrazione della violenza protocristiana che si scontra con la difficili compresione del popolo nordico.
lancia luci inquietanti, schizzi rosso sangue in un mare immobile come il tempo.
il viaggio giunge in una terra nuova da civilizzare da soggiogare alla cultura alla religione da chi religione e cultura non ha se non la spada e la violenza.
la natura selvaggia si scontra contro un tentativo monco e deforme di civilizzazione.
un cristianesimo che nel protagonista assurge alla visione di un cristo sofferente misto a un odino senza occhio.
il dolmen simboleggia la vittoria della natura ancestrale
stupendo consacrazione di Refn
P.S. la prossima volta non buttare il bluray dallo a me che lo accetto mooooolto volentieri, che spreco!
Dico davvero la verità : dopo averlo visto ho gettato il bluray nel cestino della spazzatura ( per fortuna che l'ho avuto gratis ).
Punti a favore: fotografia e paesaggi. Ma per questo non ci vuole una grande bravura, anche io se vado in certi posti stupendi e giro con la mia macchina fotografica sfigata sono in grado di immortalare la bellezza della natura.
Non c'è bisogno di fare un film così per mostrarla, o meglio fare come Terrence Malick in the new world, ossia rendere la natura protagonista della vicenda ma costruirci qualcosa dentro.
Ovviamente non si può parlare di storia, ne di dialoghi, ne di recitazione. Questi viaggi onirici hanno stancato, ci si annoia mortalmente, anche uno come me a cui piacciono i film lunghi e lenti.
Non si capisce cosa vuole raccontare, dove vuole andare a parare..e poi quelle sequenze lunghissimi di uomini in preda a estasi o pazzia che si rotolano nel fango..bruttissimo film davvero.
Dopo averlo visto ho cercato info sul regista e tutto mi si è svelato quando ho visto che è danese...come Lars Von Trier..mi devo guardare dai registi danesi..ciofeca.
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(5/10)
