Ma a cosa serviva fare questo film?Mah,io a volta non capisco proprio il motivo.Un film come Amici miei non doveva essere toccato ma poi comunque la scelta di ambientare la storia nel medioevo non l'ho capita.Senza senso
Il re patacca del cinema italiano, al secolo Aurelio De Laurentiis, colpisce ancora, riuscendo nell'impresa di affondare, sbeffaggiare, ridicolizzare (non so quanti altri termini potrei usare ma preferisco fermarmi qui, il concetto è già chiarissimo) una leggenda del nostro cinema più amato, qual'è appunto "Amici miei". Dire che con l'originale non c'entra nulla è dire poco, non è ne un prequel ne nulla di avvicinabile al capolavoro monicelliano, cui ruba anche qualche bischerata da "Marchese Del Grillo" (lo scambio di persona ricorda molto quello subito da Gasperino er carbonaro...). C'è tutto o quasi lo stato maggiore del cinema toscano (assente solo Pieraccioni) ma l'unico coi veri tempi giusti di comicità è Ceccherini: perchè non si ride davvero mai. Sciatta e presuntuosa commediola, è un odioso cinepanettone arrivato con la primavera, che nonostante un buon cast e un Placido in anomala versione brillante non ne vuol sapere di decollare, ma nemmeno di rendersi un filo simaptico, ma almeno rispetto ai classici cinepanettoni c'è meno volgarità, maggior cura dei dettagli e delle ricostruzioni e il colpo di coda, come evocare la leggendaria Supercazzola. Sa di boccaccesco e decamerotico, non di proccupanti anni '70 del Mascetti e del Perozzi ma soprattutto manca quel velo di malinconia così presente nel film di Monicelli.
Comicio dicendo che non è all'altezza della trilogia (anche se amici miei parte III...)comunque è un film che nel suo piccolo qualche risata la strappa.Molto divertenti le scene con Ceccherini per il resto non è un capolavoro ma neanche una schifezza (questa è solo la mia opinione non voglio attaccare tutti quelli che lo hanno giudicato male anche senza guardarlo...).Consigliato magari ad un pubblico giovane che non abbia visto la saga di Monicelli...
Voto 6
Ci sono cose nella nostra vita che sono assolutamente intoccabili e intramontabili.La dinastia di Amici Miei è una di queste.A parte che il film non vale neppure un secondo di pellicola della trilogia ma pensare di poter ripetere nell'interpretazione gli attori di quel calibro (Tognazzi in testa)e le atmosfere ecc. è pura follia.Sopratutto se si pensa che è solo un modo per fare quattrini.
I monumenti non si toccano!
Spero che chi ha visto questo film non pensi che l'arguzia fiorentina sia questa! E' un film brutto, rozzo, non fa ridere ma solo piangere di dispiacere per i soldi buttati via dalla produzione e dai poveri spettatori che sono andati a vederlo.
Trailer italiano (it) per Tatami - Una donna in lotta per la libertà (2023), un film di Zar Amir-Ebrahimi, Guy Nattiv con Arienne Mandi, Zar Amir-Ebrahimi, Nadine Marshall.