Ieri andai a vederlo ed alla fine del primo tempo uscii.
Questa mattina ho controllato le opinioni e ce ne era solo una che assegnava 10 stelle.Ho pensato che il mio giudizio era troppo discordante e sono appena tornato dopo averlo visto tutto.
Avevo sbagliato.Il film è duro da reggere perchè ti fa sentire disperatamente solo e devi fare appello a tutte le tue risorse per
arrivare alla fine.Se posso permettermi,un consiglio :"tutti i film vanno visti da soli,ma questo in particolare".
Mi sarei aspettato di tutto tranne un finale così. Poi ripensandoci mi sono reso conto che non vi era altra soluzione che rispettasse l'attaccamento alla vita. Bello, fatto bene, emozionante e pieno di realismo. Lo consiglio a tutti anche se li esorto a prepararsi...
Un bel film ma nulla di eclatante e non certo da 10 altrimenti al "Il discorso del re" dovrei assegnare 14. Bravo il regista cha ha saputo trattenerti sulla sedia per 2 ore con un film dalla trama inesistente.
di questo film mi sono piaciuti i paesaggi mozzafiato , la colonna sonora, i flash back e le trasposizioni della mente del protagonista prossimo al collasso fisico e psichico. Interessante notare come, quando si è prossimi a morire in circostanze così drammatiche, si ricordano le cose semplici e abitudinarie della vita e si avverte il rimpianto di non averle godute bene o solo superficialmente. La scena clou non sono riuscita a vederla, troppo cruda e sanguinolenta per i miei gusti. Ho pensato però al coraggio e alla voglia di vivere ad ogni costo , una cosa davvero strabiliante , e non per tutti gli esseri umani. L'attore è stato bravo ad interpretare i vari sentimenti che si impossessavano di lui, dall'inizio della tragedia fino alla salvezza, anche se all'inizio era troppo tranquillo , sereno e poco dolorante rispetto a come invece la realtà avrebbe richiesto in simili situazioni. Commuovente, alla fine del film, la visione del vero protagonista con moglie e figlio accanto a sè, avuti dopo la tragedia.
premetto che l'ho visto in versione originale quindi si riesce a cogliere tutto il phatos di james Franco che davvero si trasfigura in una sorta di metafora di tutte le nostre paure piu' profonde e che deve decidere.Decidere di abbandonarsi al destino certo o abbandonare una parte di se e continuare a vivere.E Qui interviene Danny Boyle che con un sapiente lavoro di regia porta un ritmo e un'intensità visiva alla storia veramente magistrale.Assolutamente da non perdere.