Film basato sulla storia di una famiglia che perde il proprio figlio di 4 anni. Una delle due prodruttrici è la protagonista Nicole Kidman che ancor di più si ritaglia il ruolo di mia attrice preferita. è incredibile come in ogni film lei sia perfetta nella sua parte.In questo la troviamo bella,pungente,con una classe indescrivibile!
Mi è piaciuto molto l'angoscia che vi è permanentemente in 90 minuti di film senza il bisogno di scene ecclatanti ma credo che qualcosina sia mancato.Bello anche come si è ben evidenziato il modo estremamente diverso in cui il dolore viene vissuto dall'uomo e dalla donna con i loro relativi tentativi di evasione:piccole bugie e incertezze non portano però il film sulla strada da me tanto odiata della banalità.
Non vi sorprendete dai due giudizi.Il film e' ottimo sia per la mano esperta del regista che dalla Kidman,un'attrice che a me e' sempre piaciuta.Ma il film e' negativo per l'argomento e per come e' sviluppato.ritmo lento inquadrature statiche attori propensi piu' a guardare dentro di loro che all'esterno.Non bastava la morte di un bambino(orribile!!!)non bastava quelle nefaste riunioni di gente che ha perso un proprio figlio (io odio questo tipo di terapia!) ci si mette nel calderone anche la morte di un giovane per droga!E' troppo per un essere umano che,infatti,all'uscita dalle sale cinematografiche,e l'ho visto e sentito io,si ha un muso lungo fino a terra come se i problemi che avevano i protagonisti ce l'avessimo anche noi spettatori.Io mi sono ripreso un paio di giorni avanti.Questo non e' svagarsi ma scendere in depressione.Meditate gente,meditate.
Film che tratta un argomento molto profondo e doloroso come la perdità di un figlio, interpretato dalla solita e maestosa Kidman seguita dal bravissimo Aaron.
Dal mio punto di vista il film è lento ma daltra parte è giusto che lo sia data la delicatezza della situazione in cui si trovano i protagonisti....non mi sono commosso come in altri film (la Custode di mia sorella-Hachicko) forse perchè il dramma era già accaduto all'inizio della pellicola ma mi ha toccato molto lo stesso.
Consigliato agli amanti dei drammatici.
Non ce l'ho fatta a finirlo. Dopo circa 45 minuti ho mollato perché non ce l'ho fatta. Ho una figlia di 8 anni e il pensiero di quello che potrebbe essere la mia vita senza di lei mi ha reso impossibile proseguire oltre. Per quel che ho potuto vedere il film è un buon prodotto hollywoodiano, con attori perfettamente in parte e dialoghi e situazioni ben costruite e dotate di un discreto realismo.Rende bene l'idea di come un lutto di questo tipo renda impossibile vivere in modo normale da quel momento in poi. Come diceva qualcuno "quel tipo di dolore non può passare, si può solo tentare di conviverci". Aaron Eckart è un ottimo , davvero ottimo attore. Angoscianti i momenti in cui il padre vede vecchi filmati in cui giocavano con il bambino. Consigliabile a chi NON ha figli piccoli !
è un film che non fa sconti al dolore, ai silenzi, all'impotenza, all'incapacità di reagire dopo un grande dolore, all'amore, alla vita... come si soppravvive alla morte di un figlio di pochi anni? a chi o a che cosa aggrapparsi? alla ricerca della verità? non affrontandola? forse l'unico modo è aggrapparsi alla vita e alla quotidianità un passo alla volta, grazie all'aiuto di quell'unico grande sentimento che è l'Amore. magistrali Nicole Kidman e Diane Wiest nel ruolo di sua madre