Quando ho letto l'opinione in cui si scrive che è bene che molte parti del film siano state lasciate in lingua originale, ho compreso che la mia scelta di vedere il film DIRETTAMENTE in lingua originale con sottotitoli in italiano (passi per francese e inglese ma io non capisco l'arabo) è stata saggia. Nel film si passa con naturalezza dal francese all'inglese all'arabo mentre il susseguirsi di eventi terribili, accompagnati da una colonna sonora a tratti struggente, ricorda allo spettatore, se mai ve ne fosse bisogno, che le guerre di religione sono l'evento più spaventoso che possa esistere. Eppure, malgrado l'infinito dolore che causa ogni guerra, l'uomo non è capace di farne a meno. Un Sacerdote che conoscevo mi disse che affinchè NEL MONDO VI SIA LA PACE dobbiamo imparare a vivere in armonia nella coppia, nella famiglia, nel condominio, nel quartiere, nella città, nella nazione: allora iniziamo col COSTRUIRE LA PACE IN CASA.
a mio avviso si è drammatizzata troppo la vicenda. comunque, è un grade film che ha molti piani di lettura. le religioni causa di conflitti armati e divisioni fra popoli di una stessa nazione con tutto quello che ne consegue: morti, distruzioni, odi, abomini. la famiglia: i rapporti madre figli, l'amore infinito di una madre per i propri figli, le incomprensioni tra i figli e la loro madre. ricerca delle proprie origini: una dolorosa catarsi necessaria per capire, ricostruire e, forse, riuscire ad andare avanti per costruire (e ricostruirsi) un futuro migliore