In Italia grazie a Michele Placido possiamo vedere film del genere.
Mi è piaciuto molto. Un film decisamente ben fatto anche se ci sono un paio di momenti morti. Comunque è inutile dire che kim è veramente formidabile. Placido/Stuart SUCCESSO GARANTITO.
Marco Zambrini , Lecce
Un otto, la via di mezzo tra il 10 a Kim Rossi Stuart ( bravissimo ) e il 5/6 a Placido che pone una regia che molto emula i film made in USA ( e troppi primissimi piani )ed una ricostuzione storica non sempre impeccabile ...
La storia del famoso bandito che mise a ferro e fuoco Milano e dintorni, l’epoca cavalleresca della malavita del capoluogo lombardo, prima dell’arrivo delle cosche e della droga. Sinceramente non capisco le rimostranze delle vittime e loro famiglie: Vallanzasca è qui presentato come un ladro assassino, psicotico, che sotto una faccia da dolce e tenero ragazzo tiene una carica sempre pronta ad esplodere in violenza distruttiva e autodistruttiva. Uno che direttamente o indirettamente (tramite le persone di cui si circondava) s’è macchiato di ogni crimine possibile e non si è mai preso fino in fondo le responsabilità del proprio agire: dal figlio lasciato alla prima amante fino alla scia di morti innocenti seminata dagli esaltati componenti della sua banda. Se queste cose non fossero vere, dovrebbe protestare lui per come è stato dipinto. Tuttavia alla fine il maggior atto d’accusa il film lo indirizza alle forze dell’ordine e al sistema carcerario, dove al di là dell’impagabile sacrificio di quelli che sono finiti sotto i sui colpi, la sbadataggine di personale mal formato e la disorganizzazione cronica abbiano permesso a questo individuo di fare fuori e dentro la galera come fosse casa sua. D’altronde, se è stato il primo, di certo non è stato l’ultimo a scoprire di vivere in un paese pieno di casalinghe pronte a prostituirsi a un delinquente che con la faccia riempie tv e giornali…
per un film così non c'è nememno bisogno di tanti giri di parole, ne basta una: CAPOLAVORO!!!
e superlativa interpretazione di Kim Rossi Stuart al di là di ogni immaginazione!!!
Stereotipi su stereotipi, finzione e surrealismo spicciolo, personaggi che si sparano ed accoltellano per poi ridere assieme dopo pochi fotogrammi, attori senza alcuna credibilità e con caratteristiche assai poco distinguibili, per giunta con un pessimo accento tutt'altro che comprensibile. Forma registica e trama troppo arida e distaccata, tutti i protagonisti non vengono sviscerati ma rimangono in un limbo dal quale non sanno più uscire. Un accozzaglia di vita per raccontare poco e niente, per non lasciare alcuna traccia. Insomma un disastro e malgrado l'azione una noia mortale che nulla ha a che vedere con un capolavoro come Romanzo Criminale. Da bocciare senza pietà e da evitare se possibile.