film molto godibile, con i soliti apprezzabili dialoghi, che ti aiutano a entrare nella realtà del film e delle situazioni proposte, per poi farti cambiare idea proprio nel finale, con i soliti intrecci di casualità filosofica che distinguono i lavori di woody allen. solo leggermente meno coinvolgente rispetto al solito.
La mano del Woody Allen degli ultimi anni è inconfondibile. Dialoghi sempre interessanti, giusto ritmo, buone interpretazioni. La sceneggiatura si compone di alcune storie che si intrecciano tra loro e delle quali solo una trova un'apparente conclusione. Questo può lasciare un po' sconcertanti, ma forse lo scopo è proprio quello di farci vedere la casualità e l'assurdità senza fine del nostro affannarci nella vita quotidiana. E allora il film va non solo assolto, ma promosso.
Premetto, non sono un grande estimatore di Allen. Ho visto qualche suo film e spesso mi hanno annoiato. Questa volta no! Non ho trovato il film per niente noioso... gli sviluppi sono simpatici e quel pizzico di cinismo che pervade la pellicola non mi è dispiaciuto. Ottimo il cast, i dialoghi, le evoluzioni dei personaggi... Tuttavia, la più grossa pecca, secondo me, è il finale-non finale. L'unica storia che davvero finisce è quella della protagonista anziana... ma gli altri personaggi!? Peccato... Mi sono davvero goduto tutto il film, ma quando sono apparsi i titoli di coda credevo fosse uno scherzo!
Con Allen si è sempre molto critici quando un film non è all'altezza delle proprie aspettative. In un primo momento ho avuto una sorta di fastidio, appena finito il film, per il tipo di finale scelto, per la scelta di stile del racconto, distaccato, cinico, quasi disinteressato alla storia come se le piccole tragedie quotidiane di ognuno di noi (divorzi, preoccupazioni, delusioni di lavoro, innamoramenti) fossero cose di poca importanza, relegate a semplice concatenazione di eventi.
Poi invece, mi sono reso conto del preciso messaggio che il film trasmette. Spesso l'illusione è l'unica cosa che ci spinge ad andare avanti, e la ricerca della felicità ci porta spesso fuori strada, ci fa diventare stupidi, creduloni, cinici, egoisti... col risultato di non essere mai soddisfatti.
Tutti i personaggi della storia vivono tutti un profondo disagio a livello sentimentale, che li porta in alcuni casi a fuggire dal proprio destino per poi miseramente pentirsi delle scelte fatte.
Sottotono per lo standard di Allen, ma con grande prove d'attori e momenti sempre in bilico tra il comico e il drammatico.
Alcune scene e dialoghi molto ben realizzati.
Da vedere ma solo se si abbassano le aspettative.