Australia, 1880. Charlie Burns (Guy Pearce), un criminale appena catturato, deve affrontare un terribile dilemma: se vuole salvare suo fratello piú piccolo dalla forca, deve trovare e uccidere il fratello maggiore, un uomo violento e pericoloso. Questa è la proposta del capitano Stanley e Charlie dovrà decidere se prendere o lasciare. Film del 2005 passato praticamente inosservato, si caratterizza per la bellissima scenografia e le eccellenti ambientazioni che richiamano il territorio aspro e selvaggio dell'Australia, per le ottime interpretazioni dei protagonisti e per una magnifica fotografia. La storia, di per sè, è intrigante e coinvolgente, ben supportata dalle musiche di Nick Cave (autore anche della sceneggiatura) e dall'atmosfera decadente ben rappresentata nel volto dei personaggi e nelle mosche che li avvolgono. Unico limite, e non da poco, è la regia. Hillcoat sembra voler essere il vero protagonista, vuole lasciare un'impronta e a mio parere lo fa nel peggiore dei modi. Conferisce al film un'aurea statica, immobile, con pause troppo lunghe a tratti del tutto fuori luogo, forza la narrazione con momenti fastidiosamente legnosi che provocano inevitabili sbadigli. Le accelerazioni arrivano solo grazie ad improbabili scene splatter alquanto fuori luogo. Peccato, perchè The Proposition aveva tutte le carte in regola per essere un grande film, un affresco western originale ed epico.